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  • Rossi: 'Sono pronto a tornare Pepito, in A posso dare una mano a tutti i club. Le ginocchia? A volte parlo con loro...'

    Rossi: 'Sono pronto a tornare Pepito, in A posso dare una mano a tutti i club. Le ginocchia? A volte parlo con loro...'

    Giuseppe Rossi, attaccante ex Manchester United, Parma, Villarreal, Fiorentina e Genoa, è alla ricerca di una squadra e di una nuova possibilità. Queste le sue parole al Corriere della Sera: "La cosa peggiore da pensare è di essere perseguitato dalla sfortuna. E' solo una scusa, perché se reagisci in maniera positiva, riesci a superare anche le circostanze più avverse". 

    SUL MOMENTO - "Vivo un momento difficile perché dopo l'esperienza a Genova, dove non riuscii a sentirmi importante, fui costretto ad affrontare il problema del doping. Il processo si protrasse per molto tempo e scemarono le trattativa che si erano aperte nel frattempo. Ora mi alleno con il Villarreal: non capisco come non faccia parte di una squadra, eppure penso di essere bravino a giocare a calcio. Ho recuperato fisicamente e mentalmente, sono pronto a tornare il Pepito di prima". 

    IL MOMENTO PIU' BUIO - "In generale i giorni peggiori sono stati i due-tre successivi agli infortuni, quando ho dovuto telefonare a mia mamma per comunicarle di essermi fatto male. Di certo l'infortunio più traumatico fu quello riportato alla Fiorentina nel 2014. Ruppi il legamento crociato del ginocchio destro quando ero, in quella fase, capocannoniere del campionato e in zona Champions con la squadra. Mancavano tre-quattro mesi al Mondiale brasiliano, e quindici giorni prima seppi che ero fuori dalla lista dei convocati. Ma anche quello riportato quando ero al Villarreal nel 2011, quando mi procurai una lesione al crociato del ginocchio sinistro, mi tolse molto: pregiudicò l'Europeo". 

    RAPPORTO CON LE GINOCCHIA - "Alcune volte parlo con loro. Dico che sono i miei amori e voglio loro molto bene. Non penso mai che mi abbiano tradito. Ci sono delle situazioni che accadono e non si possono fermare. Insieme abbiamo fatto tanti gol e tante belle giocate. Sono certo che ci ripeteremo, che ne faremo ancora".

    IL FUTURO - "Sono pronto a rialzarmi per l'ennesima volta. La mia priorità è restare in Italia, potenzialmente potrei dare una mano a ogni squadra. Purtroppo la mia immagine è offuscata dagli infortuni passati, ma poi le persone tornano anche da grandi incidenti. Guardate il percorso di Thiago Motta che dopo i guai al Barcellona e all'Atletico ha vinto con l'Inter e il PSG. La gente non sa che se stai bene di testa recuperi prima anche a livello fisico. Io avrò le ginocchia fragili, ma non la mente". 

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