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  • Samp, Montella per restare chiede la 'testa' di 4 dirigenti
Samp, Montella per restare chiede la 'testa' di 4 dirigenti

Samp, Montella per restare chiede la 'testa' di 4 dirigenti

  • Lorenzo Montaldo
E' guerra aperta tra la Sampdoria e Vincenzo Montella. O meglio, tra una parte della Samp e il tecnico blucerchiato. Il momento è delicatissimo, le scelte da fare anche, e influenzeranno il futuro a breve e lungo termine dei blucerchiati. La vicenda ormai è arcinota: l'insofferenza tra Montella e Osti è deflagrata nel post partita del derby, ed è destinata a 'fare vittime'.

RICHIESTE - Il futuro dell'Aeroplanino in panchina è a un bivio. Per rimanere a Genova ha fatto precise richieste a Ferrero. Dirigenza rivoluzionata, con l'addio non solo di Osti, ma anche di altri tre dirigenti, per poter avere maggior potere e libertà di azione. Montella vorrebbe diventare un vero e proprio manager stile Premier League, per intenderci. Portando a Corte Lambruschini uomini di fiducia, come l'ex ds viola Daniele Pradè. Sarebbe questo il 'progetto serio' di cui l'allenatore parla da tempo, secondo Il Secolo XIX.

I DUBBI DI FERRERO - Ferrero, da parte sua, si è chiuso nel silenzio. Riflette, sa benissimo che in caso decidesse di mantenere tutto invariato a livello di organigramma societario ci sarebbe da sciogliere il nodo relativo al pesante ingaggio di Montella, di 1,5 milioni. L'ideale, per il patron doriano, sarebbe che arrivasse una chiamata da parte del Milan o della NazionaleBisogna comunque anche tenere conto della frase pronunciata qualche tempo fa: "Il prossimo anno se sbaglio lo faccio da solo, non mi faccio più consigliare". Un'affermazione che potrebbe presupporre anche a qualche cambiamento dirigenziale. Insomma, la permanenza di Montella in questo momento pare molto complicata, ma non impossibile.

ROMEI - Sembra però anche difficile che Ferrero 'congedi' l'avvocato Romei, plenipotenziario e vero e proprio braccio destro dell'imprenditore romano anche al di fuori della Samp. Una soluzione sarebbe quella di limitarne un po' il raggio d'azione, magari affiancandogli la figura di un direttore generale. Per questa carica sono stati fatti i nomi di Oriali, Fassone e Sabatini nei giorni scorsi. 

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