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  • Sampdoria, F. Mantovani: 'Berlusconi mi chiamò per Vialli al Milan'. Vierchowod: 'Io stavo per andare...'

    Sampdoria, F. Mantovani: 'Berlusconi mi chiamò per Vialli al Milan'. Vierchowod: 'Io stavo per andare...'

    • Lorenzo Montaldo

    Nella serata di commozione e ricordo per Gianluca Vialli, andata in scena lunedì a Genova, gli aneddoti si sono accavallati senza soluzione di continuità. Sul palco del Carlo Felice c'era ovviamente tanta Sampdoria, e tanta Sampd'oro, quella squadra magica Campione d'Italia nel '91. A rappresentare il vero artefice di quella squadra, l'indimenticabile Paolo Mantovani, c'era la figlia Francesca che ha raccontato anche un retroscena su Vialli e il Milan. 

    "Un giorno ero a casa, papà mi chiama e mi dice: 'Ciao Franci, ti passo il dottor Berlusconi'. Io: 'Ah'. Dall'altra parte della cornetta c'era il presidente del Milan, che mi dice: 'Buongiorno signorina, noi vorremmo prendere Vialli'.

    "Non se ne parla' ho risposto immediatamente io.
    'Ma guardi che gli abbiamo anche già preparato la divisa del Milan'.
    'Anche noi'
    'Ma signorina, abbiamo pure trovato una casa bellissima'
    'Da lì si vede il mare?'. Ha provato a convincermi in ogni modo, ma io ho tenuto duro.
    'Suo padre me l'aveva detto, che sarebbe stata un osso duro, glielo ripasso'.
    'Grazie Fra' mi ha detto papà, e ha riattaccato. In realtà era lui che non voleva venderglielo. Quando è tornato a casa gli ho detto di avvertirmi, e che avremmo potuto metterci d'accordo".

    Il Milan però è stato vicinissimo anche ad un altro pilastro di quella squadra, Pietro Vierchowod, uno dei migliori difensori dell'epoca. A raccontarlo è stato l'ex centrale di Samp e Nazionale: "Nell' '89 ero quasi d'accordo con il Milan per diventare rossonero" attacca lo Zar. "Prima della finale di Coppa Italia, eravamo in ritiro e i miei compagni tutte le volte che passavano nel corridoio davanti alla mia stanza, bussavano alla porta, aprivano, mi dicevano 'Traditore' e chiudevano. Siamo andati avanti così una settimana".

    Poi però la storia è cambiata: "Subito dopo aver vinto la Coppa, eravamo a centrocampo a festeggiare, il presidente Mantovani mi si è avvicinato e mi ha detto: 'Pietro, resti con noi'. E così ho fatto".

     


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