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  • Sampmania: tempo di bilanci

    Sampmania: tempo di bilanci

    • Lorenzo Montaldo
    Ho passato due settimane a ripetere che la Sampdoria non poteva essere né quella delle 4 sconfitte consecutive in casa, né quella dei 19 punti in 9 partite, e che non avermmo dovuto deprimerci quando le cose si sarebbero complicate. Ecco, quel momento è arrivato, e forse non ero così pronto.

    Feralpi e Bari dovevano essere, per qualcuno, le partite della svolta, quelle in cui fare i punti necessari ad inseguire i playoff.  Ne abbiamo preso 1 su 6, quindi possiamo essere abbastanza certi di aver fallito l'esame. Ma pazienza. Dopo 19 gare, è tempo di bilanci. Dopo metà campionato, i valori sono emersi e  quindi possiamo ragionevolmente dire che la Sampdoria occupa la posizione che merita. 

    I blucerchiati potrebbero essere un po' più in alto? Probabilmente sì. Quando esaminiamo le partite del Doria, dobbiamo tenere presente che Pirlo sta lavorando da oltre tre mesi con una rosa ridotta sempre più all'osso, giornata dopo giornata. Contro il Bari mancavano praticamente tutti gli elementi migliori: provate ad aggiungere Ferrari, Vieira, Kasami, Borini e Pedrola ad una qualunque compagine della Serie B. Cinque pedine così trasformano una squadra da playout in una squadra da media classifica, e una squadra da media classsifica in una da playoff. 

    Contro il Bari la sconfitta sarebbe stata decisamente troppo. I blucerchiati hanno giocato alla pari, avrebbero meritato sicuramente il pareggio, forse pure qualcosa in più. Però la partita di ieri ha evidenziato anche quali sono i limiti della Samp. Serve un difensore centrale, urgentemente, anche perché la serata 'no' di Facundo ha sottolinato i difetti del reparto, legati peraltro anche alla giovane età degli interpreti. E credo occorra anche una punta, per quanto apprezzi l'impegno di De Luca.

    Non c'è niente di nuovo sotto al sole. Che la Samp non sia una squadra da promozione diretta, lo sappiamo da agosto. Che nella rosa manchino almeno due pedine, ne siamo consapevoli da tempo. Ma c'è un'altra cosa da tenere sempre a mente: la fortuna, la sorte, il fato, chiamatelo come volete, contano. Recuperando qualche elemento, potremmo toglierci qualche soddisfazione in più nel ritorno. Tenere la parte sinistra della classifica, questo è il compito per le vacanze. Il 2023, per la Samp, è stato un anno d'inferno. Non vedo l'ora di lasciarlo alle spalle. A tutti i lettori, a tutti i tifosi della Samp auguro che il 2024 sia l'anno della rinascita. Ce lo meritiamo più di tutti.

     

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