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    Inter, prosegue la trattativa per il rinnovo di Inzaghi. No al biennale, sì a un ingaggio più alto

    Inter, prosegue la trattativa per il rinnovo di Inzaghi. No al biennale, sì a un ingaggio più alto

    • Pasquale Guarro
    L’ottimismo rimane intatto, anche se l’incontro di oggi, il secondo dopo quello di giovedì scorso, non ha ancora portato alla stretta di mano. Questa volta Tullio Tinti si è presentato in viale della Liberazione alle 17, un paio d’ore dopo rispetto a una settimana fa, e contrariamente al primo confronto, uscendo, ha preferito prendere una via secondaria, dribblando quello che sarebbe stato l’assalto dei cronisti, in attesa all’ingresso principale. Che tutto non fosse andato esattamente secondo i piani lo si era intuito, anche se ufficialmente Tinti ha preferito cambiare itinerario per evitare il diluvio che in quei minuti si stava abbattendo su Milano. Lasciamo il beneficio del dubbio per spostarci al fulcro della questione.

    NO AL BIENNALE -  Quello che Tinti in prima battuta ha chiesto per il proprio assistito è stato un biennale con scadenza 2027. Un impegno che però il club non ha potuto garantire per quelli che sono i piani aziendali. Da escludere anche la questione clausola, non è mai stata proposta e non è mai esistita la possibilità che potesse essere inserita. Di fatto la trattativa che riguarda il rinnovo è per un attimo congelata, la dirigenza nerazzurra ha ribadito la piena fiducia alla guida tecnica, rimanendo però ferma sulle proprie posizioni. 

    INCONTRO A METÀ STRADA - Nei prossimi giorni, tra domani e venerdì, ci sarà un confronto tra Tinti e Inzaghi, le parti si aggiorneranno prima del nuovo incontro con Marotta, Ausilio e Baccin, pianificando quella che sarà la prossima richiesta da avanzare al club. Preso atto dell’impossibilità di avanzare nella trattativa alle condizioni richieste, il tecnico nerazzurro chiederà un incontro a metà strada. Ovvero, ok al rinnovo fino al 2026, ma a cifre diverse. In caso di biennale, Inzaghi avrebbe strappato un ingaggio di circa 6 milioni a stagione, accontentandosi di un anno invece, è probabile che il club debba alzare un bel po’ la posta. 

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