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  • Samp-Genoa: il botta e risposta di CM
Samp-Genoa: il botta e risposta di CM

Samp-Genoa: il botta e risposta di CM

  • Lorenzo Montaldo e Marco Tripodi
A Genova è già tempo di derby. Sampdoria e Genoa domani si affronteranno al Luigi Ferraris, in palio c'è il primato cittadino ma anche molto altro. I blucerchiati sono in cerca di riscatto dopo un periodo difficile, all'inseguimento di una vittoria che manca ormai da sei turni e che consentirebbe a Giampaolo di conservare la panchina. La squadra di Juric invece vuole dare continuità ad un avvio di campionato davvero scoppiettante, e il modo migliore per farlo sarebbe con un successo nella stracittadina. Per Calciomercato.com però il derby è già iniziato: lo 'giocano' con questo botta e risposta i nostri due corrispondenti, Lorenzo Montaldo e Marco Tripodi.

Lorenzo: Ciao Marco. Certo che presentarsi al derby senza Juric in panchina, sino ad oggi vero valore aggiunto della squadra, non è il massimo...

Marco: Diciamo che in questo avvio stagione il Genoa si sta abituando alle assenze. Però effettivamente quella di Juric domani rischia di essere molto pesante. Il croato è la vera anima di questa squadra e la sua lontananza dal terreno di gioco temo che si sentirà eccome. Comunque anche voi a defezioni non siete messi benissimo...

Lorenzo: No, decisamente. Il momento è delicato, abbiamo una tifoseria irritata da alcune frasi del presidente, un nuovo responsabile dell'area tecnica che è stato presentato a 72 ore da una partita fondamentale, e un allenatore in discussione. A ciò aggiungiamo i tanti problemi fisici accusati in settimana dai blucerchiati. Insomma, credo che almeno da parte nostra la paura di perdere sia elevatissima: anche perchè una sconfitta nel derby causerebbe un vero e proprio terremoto. Da voi si respira un clima diverso, mi pare.

Marco: L'inizio di campionato è stato senza dubbio esaltante. Non solo per i buoni risultati dei rossoblu ma anche, di riflesso, per le disgrazie dei cugini. Tuttavia si dice che nei derby spesso vince chi è sfavorito. E poi secondo Giampaolo questa sfida arriva nel momento più opportuno per voi.

Lorenzo: Quella di Giampaolo è un'affermazione che capisco in parte. E' giusto dire che il derby può cambiare una stagione, o comunque la mentalità dei giocatori per le partite successive. Basti pensare al derby vinto con gol di Icardi e autorete di Bovo. Quel 3-1 di novembre 2012 arrivò dopo ben 7 sconfitte consecutive, lì la posizione dell'allora allenatore Ferrara era ancora peggiore. Ma è giusto anche sottolineare che la Samp non avrà una colonna e una certezza come Viviano in campo (la favola Puggioni è una bella storia, ma forse l'esordio sarebbe stato meglio che arrivasse in un momento meno delicato. E poi ci saranno anche Quagliarella e Silvestre non al meglio. Per quanto riguarda il Genoa, quanto credi peserà l'assenza di Pavoletti?

Marco: Abbastanza. L'attacco è la vera nota dolente di questo periodo e da quando il livornese non gioca si segna col contagocce (2 reti, entrambe di Simeone, in tre gare e mezzo). Non dimentichiamoci però che oltre a Pavoletti mancano ormai da tempo anche Ocampos e Gakpé. In più domani non ci sarà neppure Lazovic, che gioca sì a centrocampo ma ha un'importanza fondamentale negli schemi offensivi di Juric. La speranza è che ancora una volta il derby porti bene agli attaccanti argentini. A proposito di sudamericani, Muriel giocherà?

Lorenzo: Muriel giocherà. Per la Sampdoria è fondamentale, dà quella brillantezza all'attacco che solo lui può portare al reparto. A Pescara è rimasto in panchina un po' per smaltire il doppio viaggio intercontinentale che si era sobbarcato per raggiungere la sua nazionale, con cui è pure sceso in campo, un po' per preservarsi in ottica derby. Ad inizio settimana si è allenato a parte, ma è rientrato a pieno regime con il gruppo. E pare molto determinato. Chi potrebbe giocare a sorpresa è invece la stellina Praet, al posto di Barreto. Gli ultimi dubbi, comunque, saranno sciolti solo nella rifinitura. Novità di formazione per voi? Il modulo quale sarà, anche considerando gli indisponibili che mi hai citato prima?

Marco: Nonostante infortuni e squalifiche, l'unica costante del nuovo Genoa di Juric è stato finora proprio il 3-4-3. E anche se tutto è possibile, non credo proprio che il tecnico decida di far giocare diversamente la sua squadra proprio nella gara più delicata dell'anno. Anche perché davanti ritornerà disponibile Pandev, che per quel poco che ha giocato fino adesso, sia col Genoa che in Nazionale, ha dimostrato di avere ancora molto da dare. Inoltre Juric stravede per lui e credo che lo preferirà a Ninkovic. Insomma la formazione è praticamente fatta, con Simeone e Rigoni a completare il tridente avanzato. In mezzo Edenilson dovrebbe sostituire Lazovic, mentre dietro non cambierà il tridente delle ultime gare: Burdisso-Izzo-Orban, con quest'ultimo che ha vinto il ballottaggio con i connazionali Gentiletti e Munoz. Il problema vero sarà riuscire a terminare almeno stavolta una partita in undici. Speriamo che gli arbitri siano un po' più clementi con noi. Anche se vedendo la designazione forse dovreste preoccuparvi più voi. Tagliavento riporta alla mente il derby di Boselli, quello che di fatto vi condannò alla Serie B nel 2011.

Lorenzo: Beh con Tagliavento non c'è stato solo il derby di Boselli, ma anche un altro che dalla sponda blucerchiata ricordano abbastanza bene. Per chi avesse rimosso, era il 13 aprile 2010, fini 1-0, gol di un certo Cassano. Fu un successo fondamentale nella corsa Champions, perché poi subito dopo la Samp vinse con il Milan e poi con la Roma. Insomma, gran parte della cavalcata Champions passò da quel derby, che oltretutto era seguito da un ciclo di gare difficili, un po' come la partita di domani. L'unica certezza comunque è che il pubblico preparerà un'atmosfera da brividi, come accade sempre  a Genova. Oltre alla coreografia in sud, Marassi per la parte Doriana sarà tappezzato di bandierine doriane, e il ricavato della loro vendita andrà in beneficienza ai terremotati del centro Italia.

Marco: La risposta della Nord non sarà certo da meno. Come da tradizione molti club di tifosi, come I Figgi do Zena, cominceranno ad assaporare il clima del derby già dall'ora di pranzo, mangiando tutti assieme per poi partire con un lungo, chiassoso e colorato corteo pedonale che arriverà fino a Marassi. Insomma una giornata di grande festa. Nella speranza che tutto fili liscio e non si ripetano gli incidenti dello scorso anno. Parentesi più unica che rara nella storia del derby genovese.

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