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Cassano ha voglia di calcio: via dalla Samp, ecco tutte le offerte

Cassano ha voglia di calcio: via dalla Samp, ecco tutte le offerte

  • Lorenzo Montaldo
Alla fine, la scelta a cui si trova di fronte Antonio Cassano è quella da cui tutti, almeno una volta nella vita, siamo passati. Sacrificare un po' della propria vita privata e della propria tranquillità all'altare della carriera: chiunque ha dovuto affrontare questa decisione. La trasposizione della situazione sulla vita di un calciatore (quindi con altre cifre e con altre scelte da prendere) vi darà il quadro dei dubbi di Fantantonio. Che è chiamato forse alla presa di posizione più difficile della sua carriera. L'utopia di Cassano sarebbe evidente a tutti: giocare nella Sampdoria, essere protagonista davanti al pubblico blucerchiato, vivere a Genova con la sua famiglia - che resta ovviamente la sua principale priorità - e chiudere la carriera incantando con le ultime invenzioni di uno dei fuoriclasse più controversi e anche talentuosi degli ultimi anni.

NESSUNA RETROMANCIA - Utopia, appunto. E' bene tenerlo presente perchè ormai la situazione è giunta ad un punto di non ritorno. Cassano e la Samp hanno rotto i ponti già da luglio, e lo strappo è ormai impossibile da cucire. Troppo ampia la lacerazione tra il fantasista barese e il braccio destro di Ferrero, l'avvocato Antonio Romei, troppi anche i quasi sei mesi di allenamenti da separato in casa, senza lavorare con il resto dei compagni. E dire che Cassano si era presentato al ritiro estivo tirato a lucido, come mai era successo durante la sua vita da calciatore.

CINA - La scelta di Cassano, al momento, si riduce a due possibili strade da imboccare: da una parte ci sono i milioni cinesi, dall'altra la sua voglia di essere artefice del suo destino, di chiudere la carriera come dice lui, e quando lo decide lui. Non per imposizione altrui. Dalla Cina hanno bussato due volte a casa Cassano. Una volta era lo Shandong Luneng, poi è stato il turno del Guangzhou R&F. Entrambe le squadre hanno messo sul piatto una cifra da rimanere a bocca aperta, oltre 7 milioni di euro. Troppi per un rifiuto a cuor leggero. E Cassano, che sino a poco tempo fa aveva respinto ogni proposta 'esotica' (come quella dei messicani del Tigres, solo fantasia invece il presunto sondaggio dell'Apoel Nicosia) è rimasto incerto. Il giocatore riflette, sa che talvolta i pagamenti garantiti dai cinesi arrivano in maniera anche irregolare, ma la cifra non può non fare gola. E dire di no non è semplice.

ENTELLA - Per contro, invece, c'è la sua voglia matta di far vedere che in Serie A ci può stare eccome. Senza allontanarsi troppo da Genova, dove vuole vivere una volta chiusa la carriera. La Serie B, però, non lo alletta. Altrimenti l'Entella rappresenterebbe la soluzione ideale: Chiavari, dove Cassano viene avvistato spesso dista mezz'ora da Genova, il presidente Gozzi lo conosce e lo stima, la società è solida e ambiziosa, ma anche poco 'asfissiante' nei confronti dei giocatori. Insomma, un paradiso.

SERIE A - Cassano, però, vuole ancora il brivido della Serie A. Non il Palermo, che è stata la società a provarci più concretamente, ma una piazza come ad esempio Bologna, o Sassuolo. Squadre che al momento non sembrano essersi mosse con decisione. Il rischio, però, è di perdere il treno cinese, o magari vivere con il rimpianto di aver dato al campionato italiano meno di quanto avrebbe potuto. Cassano riflette, le proposte sul tavolo ci sono: e il suo destino aspetta ancora di essere scritto, ma con la scelta di vita più difficile della sua carriera da affrontare.

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