Sampdoria, Quagliarella: 'Finché il fisico regge vado avanti. Ora pensiamo alla salvezza'
SUL RIGORE - "Ero consapevole che fosse importante per la squadra, ho cercato di tenere lucidità anche se era già surreale senza tifosi, non è stato facile anche se poi ho fatto gol.".
SUI GOL SUBITI - "Il mister ci sta lavorando, non possiamo andare sempre in svantaggio, sicuramente abbiamo lacune, lo dice anche la classifica e dobbiamo essere bravi e capire che dobbiamo lottare, non è una società abituata a farlo per questa classifica, ci sarà da soffrire e bisogna farlo tutti insieme sperando di avere al più presto l'aiuto del pubblico".
SULL'EMERGENZA CORONAVIRUS - "E' stata una giornata strana, non si capisce cosa fare e così non è facile. Attacca, stacca, non sai mai se giochi, giocare a porte chiuse è un altro sport, poi se giochi in casa non è facile ma c'è un decreto che parla chiaro e bisogna rispettarlo. Quello che stiamo provando a fare è capire cosa si può fare, non so se è giusto giocare o no, il pensiero va alle famiglie che stanno soffrendo, medici e infermieri che lavorano tutto il giorno, di conseguenza ci adegueremo. Vogliamo rispettare ciò che ci viene detto. In questi giorni ci sentiremo noi calciatori e vedremo. O si gioca fino alla fine o si sospende e rispettiamo ciò che ci dice il governo. Non capisco a volte il calcio, non do la mano all'avversario ma la marcatura come la fai? Ti lascia perplesso la cos".
QUANTI ANNI TI SENTI? - "Finché ho entusiasmo, il fisico regge, vado avanti, poi deve esserci anche dalla parte della società, le cose si fanno in due. Ma in questo momento serve pensare alla salvezza della Samp".
AVETE PENSATO DI NON GIOCARE? - "No, ci ha chiamato l'arbitro, ci hanno detto le regole da rispettare, una volta che si è giocata Parma-Spal, c'è stato il pensiero di giocare".
