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  • Sampmania: dodicimila motivi

    Sampmania: dodicimila motivi

    • Lorenzo Montaldo
    Di motivi ce ne sono quanti volete. 12.000 buone ragioni per vincere un derby possono bastare? Tanti, e anche di più, sono i blucerchiati che sabato sera sarebbero disposti a qualunque privazione pur di scendere in campo. Perché ve lo garantiamo, guardarla ‘da fuori’ è molto, molto peggio.  E allora, cari giocatori della U.C. Sampdoria, ritenetevi dei privilegiati. Non per i soldi, non per la vostra vita agiata, non perché siete giovani, belli, simpatici, famosi e di successo. Non per questi motivi – che pure sarebbero sufficienti – ma perché avete l’onore di vivere un momento che noi, comuni mortali senza particolari doti atletiche, continueremo soltanto a sognarci la notte. Magari vergognandoci un po’ a raccontarlo quando è giorno. 

    Forse voi, che il calcio lo respirate ad ogni ora, e che venite da ogni parte d’Italia e del mondo, non potete rendervi conto di cosa significhi questa settimana per noi che Genova la viviamo ogni giorno da quando siamo nati. Anzi, una buona idea sarebbe chiedere, se vi va, all’unico in grado di spiegarvelo. E’ Christian Puggioni, l’anello di congiunzione tra il calciatore e la Gradinata. Il tifoso (l’unico) che la gloria e il talento hanno baciato con passione sufficiente da permettergli di scendere davvero sul terreno del Ferraris con i colori blucerchiati fasciati addosso. Ecco perché, se dovessi rinascere calciatore, vorrei rinascere Christian Puggioni. Solo per capire cosa vuol dire realmente essere protagonista della propria favola.  E poi potete chiedere cosa significhi un derby a chi genovese ha imparato a diventarlo. Parliamo di un giocatore che nella Sampdoria dei talentini in erba e dello scintillante Muriel si è messo volontariamente in disparte, lontano dalle copertine, ma che nello spogliatoio pesa eccome. Domandate ad Angelo Palombo, quello che, per recente ammissione di un suo ex compagno a Sampnews24, nei giorni immediatamente precedenti la partitissima è ‘stranamente nervoso’. E quando gli si chiede quale sia il problema, risponde soltanto “Vinciamo questo cazzo di derby”.

    Ecco, questo è quello che provano i 12.000 che passeranno il sabato sera a soffrire e a gioire all’unisono con voi al Ferraris. In perfetto rapporto simbiotico, ve lo garantiamo. Allora, cari giocatori dell’U.C. Sampdoria, che voi rimaniate qui per un mese, un anno, un giorno o una vita, godetevi ogni istante anche per noi. Assaporate il sole sopra Bogliasco, gli allenamenti nell’aria tersa di questo inizio primavera, i pranzi con i compagni, l’adrenalina e quella piacevole tensione che sembra un solletico alla pancia che diventa sempre più intenso con l’avvicinarsi del fine settimana. Gustatevi ogni istante, fatelo anche per chi questa sensazione non la vivrà mai. Poi però andate in campo, e vincetelo, “questo cazzo di derby”.

    @MontaldoLorenzo

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