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  • Sanremo, le pagelle: Morandi come un debuttante, Yuman alla Rijkaard e Fiorello è il top player che ha floppato

    Sanremo, le pagelle: Morandi come un debuttante, Yuman alla Rijkaard e Fiorello è il top player che ha floppato

    • Francesco Guerrieri
    Triplice fischio, tutti in camerino. Cala la notte a Sanremo, la prima serata del Festival è archiviata ed è il momento di fare il bilancio della prima serata. Com'è andata? Ecco le nostre pagelle. 

    ARTISTI

    Achille Lauro 6 - This is. Divide da sempre: o si ama o si odia. Meno provocatorio del solito, con la sua 'Domenica' arriva alla sufficienza. 

    Yuman 6,5 - Un po' Rijkaard, un po' Vin Diesel. Il ragazzo è un ex rugbista e si vede. Molti si concentrano sul look, sottovalutando la voce.

    Noemi 7 - L'emozione, questa sconosciuta. L'Ariston è il Bernabeu dei cantanti ma lei si esibisce come se fosse in camera sua: poco spettacolo, tutta concretezza. Semplice ma efficace. Lo sguardo quasi sempre puntato lontano verso la vittoria finale, quasi un avvertimento per gli altri artisti. 

    Gianni Morandi 8 - Otto edizioni di Sanremo, due pure da conduttore. Ma quando sale sul palco dell'Ariston si emoziona come un esordiente: occhi lucidi e cuore che batte a mille. Meno grinta del solito, ma a 77 anni è ancora lì. Senza mai passare di moda.

    La Rappresentante di Lista 4 - Un flop totale. Il look da rivedere, testo da proporre negli asili. E' una disfatta su ogni piano. 

    Michele Bravi 5,5 - Uno dei migliori testi in gara, ma l'esibizione non ci convince. Da rivedere.

    Massimo Ranieri 5 - Torna all'Ariston a 25 anni dall'ultima volta, canta poco dopo le 22.30 e c'è chi inizia a chiudere gli occhi. Brano lento, lentissimo. Un salto indietro di cinquant'anni. 

    Mahmood & Blanco 6,5 - Sono la coppia gol del Festival, i Calypso Boys York e Cole in versione musicale. Qualcosina da migliorare c'è, ma in rete ci sono andati per davvero: basta uno sguardo per capirsi, alla fine del brano scatta anche l'abbraccio. Guai a separarli.  

    Ana Mena 5 - Avete presente Ibra al Barça? Ecco, siamo lì. E' la canzone giusta nel posto sbagliato. Tra qualche mese potrebbe diventare il brano dell'estate, ma per il brano della compagna di Brahim Diaz l'Ariston non è il contesto giusto. Vestito e stivali rossi - senza il nero - sembra la sesta Spice Girls.

    Rkomi 5,5 - Entra con una maschera e fa guadagnare punti a chi l'ha preso al fantaSanremo, ma l'esibizione è da malus. 

    Dargen D'Amico 6,5 - Salire sul palco dopo i Maneskin non è mai facile, ma tiene bene il palco e anche la canzone non è male. Possesso palla e affondo decisivo quando serve: occhio, può diventare la sorpresa di quest'anno.

    Giusy Ferreri 6 - Meglio di quello che ci si aspettava. L'idea del megafono è la giocata a effetto, e sui social è già diventata virale. 

    PRESENTATORI & OSPITI

    Amadeus 7,5 - Terzo anno di fila sul palco dell'Ariston: dirige, scherza, ride e si improvvisa anche autista quando va a prendere i Maneskin e li porta sul palco. Showman. Sembra un allenatore in campo, la tattica scelta è vincente.

    Fiorello 5,5 - Come un top player in dubbio fino all'ultimo nel big match, scende 'in campo' ma non rende come si sperava. Fantasia da trequartista, stavolta però non è la sua 'partita'. Vuole strafare, non sempre ci riesce. Spesso ripetitivo, ha una battuta per tutti senza senza risparmiare neanche la moglie del presentatore seduta in prima fila. La carica è quella di sempre, 61 anni e non sentirli. 

    Ornella Muti 6 - Doveva essere co-conduttrice, ha avuto un ruolo marginale. Da valletta. E lei ha cercato la giocata semplice senza esporsi troppo. La figuraccia è dietro l'angolo e rischia di cadere più di una volta. Raggiunge la sufficienza grazie al momento dedicato al suo cinema, ma poteva fare di più. 

    Maneskin 8 - Quattro italiani sul tetto del mondo, standing ovation dell'Ariston. Pensate a tre/quatto formazioni da annunciare di fila, è stato più o meno questo il tempo che ci ha messo Amadeus a elencare traguardi e record raggiunti da questi ragazzi in poco tempo. 'Zitti e buoni', gli altri. Loro? Scatenati. 

    Matteo Berrettini 6 - La semplicità e l'emozione del tennista numero sei al mondo che si trova decisamente più a suo agio con la racchetta in mano. Una parentesi sportiva nel mondo della musica, con tanto di presentazione della famiglia e siparietto con Fiorello. 

    Colapesce & Di Martino 6,5 - Tornano a Sanremo un anno dopo senza la tensione della gara. Stavolta è un'amichevole: sono rilassati e si divertono sul palco, la loro 'Musica leggerissima' ha colpito di nuovo.

    Claudio Gioè sv - Passerella per sponsorizzare la seconda stagione della fiction Makari, di cui è protagonista. 

    Meduza 5,5 - Se le discoteche non possono riaprire, loro la portano direttamente all'Ariston. Risvegliano chi aveva chiuso gli occhi, ma se ne poteva anche fare a meno.

    Raoul Bova & Nino Frassica 5 - Se non fosse per Frassica il voto sarebbe anche più basso. Anche a fine serata strappa un sorriso con i suoi sketch, ma la presenza di Raoul Bova serve a poco. 

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