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    Sassuolo e l'incubo retrocessione: cosa non funziona nel sistema di Dionisi

    Sassuolo e l'incubo retrocessione: cosa non funziona nel sistema di Dionisi

    • Federico Russo
    La situazione di classifica attuale del Sassuolo non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi emiliani, che negli ultimi anni erano sempre stati abituati a buonissimi campionati anche con qualche exploit. La linea con cui viene gestito il mercato e l’allestimento della rosa è lo stesso da anni: vendere i giocatori con maggiore richiesta sul mercato, ma non svendere, e investire quei soldi in giovani promettenti da lanciare nel grande calcio. Questa strategia nel corso delle stagioni è sempre andata di pari passo con i risultati sportivi, in alcuni casi anche incredibili, ma negli ultimi anni gli stessi sono andati via via peggiorando. Basti pensare che ad eccezione della stagione d’esordio in Serie A del 2013-2014 chiusa poi al diciassettesimo posto, il club emiliano ha sempre navigato nella media classifica ottenendo la salvezza con largo anticipo e meritandosi anche l’appellativo di “ammazzagrandi”, confermato in questa stagione grazie ai successi contro Inter e Juventus. Senza dimenticare le stagioni indimenticabili per il club: il campionato 2015-2016 chiuso al sesto posto con 61 punti (record assoluto di posizionamento in classifica con Eusebio di Francesco in panchina) che ha portato il Sassuolo ad una storica qualificazione in Europa League tramite preliminari. Qualificazione europee sfiorate poi in altre due stagioni: 2019-2020 chiuso all’ottavo posto con 51 punti e l’anno successivo chiuso anch’esso all’ottavo posto ma con 62 punti. La situazione di classifica attuale invece è ben distante da questi risultati, infatti gli emiliani si trovano al quindicesimo posto con 19 punti(ex equo con l’Udinese) con soltanto una lunghezza di vantaggio dal Cagliari terzultimo.

    CHE SUCCEDE? - Chiaro che replicare le stagioni incredibili passate sia un’impresa ardua, ma è lecito aspettarsi di più dalla compagine di Alessio Dionisi. Anche perché la situazione attuale non rispecchia i valori della rosa e neanche dell’allenatore, che avevano abituato a far vedere una proposta di gioco propositiva e offensiva con trame di gioco di qualità e un possesso palla molto fluido. La squadra nelle ultime uscite sembra avere anche problemi di tenuta mentale come testimonia il derby emiliano con il Bologna perso per 4-2 in questo weekend. I neroverdi erano riusciti ad andare all’intervallo in vantaggio per 1-2 e a resistere senza troppi patemi fino al gol del pari di Fabbian al settantatreesimo. Da quel momento la squadra ha perso lucidità e misure in campo tanto da incassare 3 reti in 13 minuti, che hanno decretato il 4-2 finale. La vittoria manca al Sassuolo da un mese esatto, quando sconfisse la Fiorentina per 1-0 al Mapei Stadium. Sul rendimento della squadra ha inciso sicuramente lo stop di Domenico Berardi, per distacco il giocatore più decisivo della squadra da anni. L'ala offensiva è il fulcro del gioco degli emiliani sia perché apre spazi per i compagni, sia perché è molto  lucido nelle scelte negli ultimi 15 metri. In questa stagione in 16 presenze ha realizzato 9 reti e 3 assist. Chiaro quindi che la sua assenza incida sia sul piano tecnico sia su quello mentale, vista la leadership di Berardi all’interno dello spogliatoio. Inoltre il calo di rendimento di Armand Laurientè ha reso anche maggiormente prevedibili le soluzioni offensive degli emiliani. Il francese è stato una delle rivelazioni dello scorso campionato, concluso con 7 reti e 6 assist in 28 presenze. Quest’anno però appare meno lucido sotto porta e nelle scelte negli ultimi metri. Un cambio di marcia per i neroverdi deve passare anche da lui.

    CALENDARIO - A fornire un assist agli emiliani potrebbe essere il calendario, che vedrà il Sassuolo impegnato in partite decisive anche con dirette concorrenti. Nelle prossime 6 partite sfideranno infatti Torino, Empoli, Verona e Frosinone oltre ad Atalanta e Napoli. Le prime risposte sono attese già nel prossimo weekend, quando al Mapei arriveranno i granata.

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