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  • Sassuolomania: Allegri, Jovanotti e 4-3-1-2: con Dionisi si cambia

    Sassuolomania: Allegri, Jovanotti e 4-3-1-2: con Dionisi si cambia

    • Luca Bedogni
    Ho fatto qualche ricerchina sull’allenatore promesso sposo del Sassuolo, Alessio Dionisi. Filmati vari, storico personale, ruolo da giocatore, insomma un po’ di tutto, persino i suoi gusti musicali. A volte infatti mi chiedo se la musica non influenzi in qualche modo il pensiero tattico-strategico di un tecnico. Senza dubbio, risponderebbe Platone. Sacchi ad esempio parla continuamente di orchestra, sicché da ciò potremmo inferire che è la musica classica il termine di paragone implicito. Il calcio dei violini, lo spartito ecc... Klopp, d’altro canto, è diventato famoso col Borussia che faceva pogare i suoi tifosi sui gradoni del Muro giallo. ‘Calcio heavy metal’ è una formula che ha inventato lui, non certo io per scrivere questo articolo bizzarro. E quell’altro, poi, il Guardiola, che in un post partita recente ha citato ‘La storia’ di De Gregori, il cantautore amato dai radical chic, facendo anche un po’ il figuz? Chi cita un cantautore vuole andare al di là della musica, ha bisogno di parole, è in cerca di significati a cui aggrapparsi per dare spessore e profondità al suo percorso. 

    Quindi Alessio Dionisi? Con le dovute proporzioni, intendo. Salta fuori che gli piace Jovanotti. Ora, cosa ci può dire l’accostamento Dionisi-Jovanotti? Volendo anche niente, non preoccupatevi, non sono mica qui ad abbozzare una teoria tanto strampalata. Tuttavia a chi piace qualcuno piace certamente qualcosa di quel qualcuno, e Jovanotti ama cambiare, sorprendere i fan con sonorità nuove, trasmettere energia. Non è schematico, non è noioso o prevedibile un suo concerto, stando a quello che raccontano i più. In un pezzo può saltare e ballare come un pagliaccio colorato al ritmo di una base elettronica, in quello dopo cantare piano ‘ninna na, ninna eh’, lasciando tutti inteneriti. Jovanotti è giovane per definizione, lo dice il suo stesso nome d’arte. Ebbene, Dionisi a 25 anni, mentre faceva ancora il giocatore, ha aperto un’attività che organizza campi estivi per bambini. Così, ve la butto lì. Faceva il difensore centrale per la precisione, e dai 26 in su sempre capitano, il che significa anche un’altra cosa: leadership assicurata in tempi non sospetti. Da allenatore invece, ha appena vinto la B con l’Empoli, squadra con l’età media più bassa del campionato, farcita di millenials e Under 23. Sono solo suggestioni, eh, associazioni trasversali che non fanno male a nessuno.

    Perciò rilancio e rincaro la dose: il tecnico modello per Dionisi è Massimiliano Allegri, che -immagino- nessuno l’aspettava dopo tutto ‘sto parlare di Jovanotti e gioventù. Deve esserci allora un legame profondo che ci sfugge, forse l’elasticità mentale è il comune denominatore, la voglia di sorprendere senza minare la tradizione e l’organizzazione difensiva. “Io sono abbastanza conservatore, per me il sistema di gioco esiste e i ruoli esistono eccome”, ha affermato di recente in un’ospitata, commentando le convocazioni della Germania che nella lista ufficiale ha unito centrocampisti e attaccanti in un unico gruppone.

    A proposito: sistema di gioco preferito? Sostiene di non averlo, Dionisi, di adattarsi ai giocatori che allena. Il miglior sistema di gioco è quello che tira fuori il massimo dalla rosa a disposizione, un mantra tipicamente allegriano. Di fatto però è da tre anni (Imolese, Venezia ed Empoli) che Dionisi spinge sul 4-3-1-2, il sistema che avrebbe portato probabilmente anche Giampaolo e che d’altra parte ha utilizzato spesso anche il buon Max, pur senza gli stessi eccessi e fanatismi del Maestro di Giulianova. 

    Alla fine del discorso arriviamo a individuare una strana costellazione di riferimento per il prossimo futuro, una triangolazione di influenze da tenere bene a mente: Jovanotti, Allegri e il 4-3-1-2. ‘Questo è l’ombelico del mondo, dove non si sa dove si va a finire..’, ‘..è qui che c’è il pozzo dell’immaginazione, dove convergono le esperienze e si trasformano in espressione...’ 

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