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  • Sassuolomania: classe e leadership nel gol di Locatelli

    Sassuolomania: classe e leadership nel gol di Locatelli

    • Luca Bedogni
    C’era qualcosa di strano finora nei pochi gol segnati da Locatelli in neroverde. Tutti bruttini, a parte un rigore impeccabile stilisticamente parlando, quattro mesi fa al Maradona. Dei tap-in (uno al Catania e l’altro al Cagliari nel 18/19), una palla sporca rubacchiata in area contro il Crotone (ottobre 2020), un cross basso di Lirola raccolto casualmente sul secondo palo in un lontano Sassuolo-Chievo. Mi ero persino rassegnato: il gran gol da fuori lo attendevo come gli astrofili attendono la congiunzione tra Giove e Saturno, evento che si verifica circa ogni venti anni.

    Ormai li interpretavo così i gol spettacolari del primo Locatelli, quelli segnati in rossonero nella stagione 2016/17, uno dei quali tra l’altro realizzato proprio contro il Sassuolo. Stupendo, all’incrocio, un controbalzo di mancino eseguito con grande sensibilità e in precario equilibrio, a rischio altissimo di palla in curva o, peggio, svirgolata e contropiede avversario. Tutti naturalmente ricordiamo l’altro, quello ancora più spettacolare contro la Juve. I tifosi del Sassuolo per forza ricordano entrambi.

    Ebbene, con tale memoria storica risultava difficile accettare soltanto le briciole. Volevamo anche noi una pennellata sul cuore, degna del suo incredibile talento. Ed eccola finalmente, allo scoccare del quarto minuto di Sassuolo-Verona, partita importantissima. Morbida, a giro, a mezza altezza.

    Insomma sarebbe bello che i suoi gol dal limite diventassero appena più frequenti. Che giocatore sarebbe. Il giocatore che è più quelle cinque, sei reti a stagione che spostano un po’ più in là non soltanto il suo valore personale ma anche l’annata della squadra. I gol dei centrocampisti fanno punti. Lo scorso anno ad esempio, quello dell’esplosione, non ha realizzato nemmeno un gol. Quattro assist pregevoli, okay, ma Locatelli non può e non deve accontentarsi di questo.

    Non può accontentarsi di essere il miglior regista italiano. Pare l’abbia capito, il ventitreenne di Lecco, che difatti con la rete di ieri ha già raggiunto quota 3 in questa stagione aggiornando così il suo record personale.

    Il gol contro il Verona si inserisce oltretutto in una situazione di squadra particolare. Il Sassuolo infatti veniva da una sconfitta, al termine della quale il tecnico neroverde aveva denunciato una certa mancanza di ‘sangue’, la poca intraprendenza di alcuni giocatori a livello di finalizzazione e rifinitura. Mi piace pensare al gol di Locatelli come una risposta immediata allo stimolo del mister. Una risposta da leader, che comprende prima ed esegue prima di tutti i compagni dando l’esempio, alla prima occasione utile. 

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