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  • Sassuolomania: Mariani “Tarantino” e la partita più splatter del decennio

    Sassuolomania: Mariani “Tarantino” e la partita più splatter del decennio

    • Luca Bedogni
    A caldo stavo per perdonare Ruan Tressoldi. Nonostante l’ennesima espulsione, nonostante i tre punti lasciati a Cagliari per colpa sua. Lo stavo per perdonare perché il secondo giallo è molto discutibile e perché il movimento della sua gambona, in quella precisa circostanza, è un movimento normalissimo per un difensore centrale. Infatti me la prendevo quasi esclusivamente con l’arbitro Mariani, incensato a priori dai telecronisti, e invece colpevole a mio avviso di aver usato due pesi e due misure in due circostanze concettualmente analoghe. 

    Da una parte abbiamo l’occhio di Lapadula, dall’altra i denti di Thorstvedt. Da una parte la tibia di Tressoldi e dall’altra il gomito di Sulemana. E tanto sangue al Sant’Elia. La partita più splatter degli ultimi vent’anni. Non era un semplice scontro salvezza ma il film della vita che avrebbe voluto girare Tarantino. Non il banale ‘occhio per occhio’, ma ‘dente per occhio...’ 

    Quindi a Mariani domando: perché non hai ammonito Sulemana? In entrambi i casi non c’è volontarietà. Mi auguro infatti che il ghanese non volesse sdentare Thorstvedt di proposito con quella clava. Di certo il brasiliano non voleva cavare un occhio a Lapadula, essendo il movimento di quest’ultimo non solo imprevedibile ma anche innaturale. Ruan cercava la palla senza alcuna intenzione di gioco pericoloso, questo ha chinato la testa fino ad altezza bacino. Dopodiché lo prende in faccia, proprio come Sulemana prende in faccia il povero Thorstvedt che ci ha rimesso due incisivi. Però in un caso l’arbitro ha estratto il giallo, ammonizione che peraltro ha causato il rosso e quindi un vantaggio clamoroso per il Cagliari, nell’altro no. I denti di Thorstvedt non contano. Se spacco col gomito va bene, ma se uso lo stinco devo andarmene sotto la doccia. Capite l’assurdità? 

    Detto questo, a freddo non posso perdonare Ruan. Non tanto o non solo perché si tratta della quarta espulsione da quando è in Italia. Non tanto o non solo perché ha una media imbarazzante, pur avendo mezzi fisici e tecnici per fare molto meglio. Non lo perdono perché già nel primo tempo, appena ammonito al 34’, al 35’ rifilava un altro colpo da rosso al solito Lapadula, tra l’altro in piena area di rigore. Quindi è proprio un… brutto vizio (a voler essere gentili con le definizioni). Il tutto con l’effetto collaterale di aver sbloccato lo stesso Lapadula. Ne ha prese così tante che alla fine è riuscito a segnare il suo primo gol stagionale. Era diventato immarcabile, sembrava un incrocio tra Rocky e Sanchez dell’Inter.

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