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  • Siena, Mezzaroma:| 'Perinetti non vuole andar via'

    Siena, Mezzaroma:| 'Perinetti non vuole andar via'

    A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Mezzaroma, presidente del Siena: “Non avremmo voluto affrontare il Napoli in questo momento perché abbiamo problemi di formazione e, tra squalificati ed infortunati abbiamo la coperta un po’ corta nonostante una rosa composta da 32 giocatori purtroppo a volte si incaponisce la sorte. Abbiamo emergenza soprattutto a centrocampo ed affrontare uno squadrone come il Napoli in queste condizioni, non è l’ideale".

    "Si fatica a trovare punti deboli nel Napoli che ha una rosa importantissima e piena di campioni. La squadra azzurra esprime una qualità di gioco molto elevata, dovranno essere i calciatori del Siena che dovranno sentire addosso la responsabilità dell’ultima giornata del girone di andata. Il nostro obiettivo è la salvezza e cercheremo di fare punti sempre, in ogni partita. Col Napoli sarà particolarmente difficile ma siamo convinti di avere il supporto dei tifosi per cui venderemo cara la pelle. Il Napoli di De Laurentiis non ha ancora vinto all’Artemio Franchi e speriamo che continui questa tradizione. In questo stadio abbiamo un cammino migliore rispetto a quello che abbiamo in trasferta. I sostituiti del Napoli hanno molta qualità, il Napoli ha due squadre competitive, non una e l’arrivo di Vargas dimostra che la rosa azzurra è altamente competitiva".

    "Non sono rassegnato all’idea di perdere Perinetti nella prossima stagione. Lui è un mio dipendente e per potersi liberare dovremo essere d’accordo in due. Quello relativo al direttore sportivo del Siena non è un problema in agenda perché Perinetti non ha la volontà di andare via. Zamparini mi ha detto che nel momento in cui volesse Perinetti, parlerà prima con me. Noi dirigenti dobbiamo comportarci correttamente per non portare il calcio in confusione". 

    "Santana al Siena? Era uno dei nomi sull’agenda. Al momento abbiamo sei o sette esterni per cui dobbiamo operare nell’opera di sfoltimento della rosa prima di integrarla ulteriormente. Abbiamo fatto un’eccezione per un giocatore che abbiamo inseguito per un anno e mezzo perché voluto dal direttore sportivo e dall’allenatore, e mi riferisco a Giorgi. Da qui alla fine del mercato, un’altra eccezione è impossibile per una ragione anche organizzativa perché con una rosa così ampia il mister non riuscirà ad allenare molti calciatori in maniera efficiente". 
     
    "Per noi è importante muovere la classifica per cui anche il pareggio contro il Napoli sarebbe gradito. L’importante è continuare a macinare il nostro gioco e fornire prestazioni in linea con quelle che abbiamo già fornito e prima o poi i risultati arriveranno. Ho l’impressione che la credibilità del calcio sia minata da tempo perché c’è un susseguirsi di eventi extra campo che rubano spazio ai giornali. Il calcio sta subendo, anche per effetto della crisi economica, un cambiamento. È difficile gestire aziende che fatturano 40, 50milioni di euro. In questo contesto noi presidenti dobbiamo impegnarci ad avere delle linee di comportamento corrette, con toni più bassi evitando scontri verbali e di principio. Bisogna cominciare a discutere di valori diversi da trasmettere attraverso mondo del calcio che ha una grande cassa di risonanza mediatica. Siena è una piazza dove si può fare calcio bene e soprattutto per chi viene da fuori a godere di calcio, gode ancora di uno sport con un sapore antico e pulito”. 

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