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  • Simeone e la maledizione Real Madrid: quando la garra non basta

    Simeone e la maledizione Real Madrid: quando la garra non basta

    • Marco Di Cola
    Una maledizione che sembra non avere fine per Simeone e l’Atletico, quarta finale persa ma soprattutto la terza contro i cugini del Real Madrid che invece fanno 9 finali su 9 con Zidane in panchina. Da quando è arrivato sulla panchina dell’Atletico Madrid, il Cholo ha rinnovato la storia recente del club, portandolo dal decimo posto in classifica, posizione in cui ereditò la squadra nel lontano 2011, a disputare finali di Champions League e a vincere Europa League e Supercoppa Europea.

    Il Cholo e i colchoneros sono diventati un connubio inscindibile, quasi impossibile vedere uno senza l’altro, un matrimonio perfetto, una comunione di intenti che vede al primo posto la filosofia del club e dell’allenatore : disciplina, predisposizione al sacrificio e la garra. Queste tre caratteristiche sono la sintesi del cholismo, che non risulta essere un semplice metodo di gioco e di allenamento ma una ricetta per la vita. Il cholismo è quella voglia di non arrendersi mai, di gettare il cuore oltre l’ostacolo immaginando che ci possa sempre essere una vittoria di Davide contro Golia.

    Questo atteggiamento ha portato al club e a Simeone una grande quantità di successi come le due Europa League, la Supercoppa, La Liga 2013-2014 ma anche la Coppa del Rey e la Supercoppa di Spagna, un bottino decisamente ricco che lo ha reso il tecnico più vincente della storia dell’Atletico Madrid alla pari del maestro Luìs Aragonès, il vero architetto delle Furie Rosse della Spagna che hanno dominato il calcio internazionale per quasi un decennio. Nonostante i titoli conquistati, la carriera dell'argentino sarà per sempre scandita dalle finali non vinte, nelle partite più importanti è mancata proprio quella garra che li aveva fin lì contraddistinti. Tralasciando la sconfitta con il Barcellona in Supercoppa, le tre finali perse contro i blancos hanno un profumo diverso da tutto il resto dei trofei vinti, la prima a Lisbona, sfumata nell’ultimo minuto di gara prima di capitolare nei supplementari, la finale di Milano dopo l’1-1 dei tempi regolamentari li ha visti uscire in lacrime ai rigori, stessa sorte toccata ieri nella maledetta serata Araba.

    “Abbiamo perso 3 finali contro di loro ma nessuna nei 90 minuti, sono orgoglioso dei miei ragazzi”, queste le parole del Cholo in conferenza stampa, parole sincere e affettive nei confronti dei suoi calciatori, ma probabilmente la cosa che più gli dispiace, è averle perse nei suoi momenti, quelli decisivi, quelli dove devi tirare fuori tutto quello che hai, i momenti di garra, come quella tirata fuori da Valverde al 115’ andando a stendere Morata lanciato verso la porta avversaria dimostrando che forse il Real di garra ne ha di più.

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