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Skriniar: 'Rinnovo? Voglio solo l'Inter. Godin ci migliorerà. Prenderei Lobotka'

Skriniar: 'Rinnovo? Voglio solo l'Inter. Godin ci migliorerà. Prenderei Lobotka'

Il difensore dell'Inter, Milan Skriniar ha concesso una lunga intervista a Tuttosport in cui parla di obiettivi presenti e futuri della sua carriera, spegnendo ogni rumors di mercato attorno a sé e confermando la volontà di rinnovare il prima possibile con la società nerazzurra.

RINNOVO - "Tutti sapete che io voglio rimanere all'Inter, ho un gran rapporto con la società e con i direttori. Stiamo parlando e siamo vicini all'accordo. Febbraio? Troveremo il momento migliore per farlo"

GODIN - "Chi è il difensore più forte al mondo? Penso Sergio Ramos: ogni anno è votato fra i migliori, ha vinto tante Champions e segna parecchi gol. Mi piace anche Van Dijk. Ho osservato parecchio anche David Luiz e Thiago Silva perché voglio prendere qualcosa da ognuno di questi campioni. Godin? Porterà esperienza e mentalità vincente. Lui è uno che ha vinto dei trofei, può darci una grossa mano e aiutarci a diventare più forti". 

LOBOTKA - "Chi consiglio all'Inter sul mercato? Secondo me Lobotka del Celta può diventare un giocatore fortissimo. Ricorda Torreira, l’ex regista della Sampdoria oggi all’Arsenal. So che l’Inter lo aveva seguito l’anno scorso, Ausilio mi chiese com’era e io gli avevo detto che era pronto per giocare in Serie A". 

VINCERE - "Mai via prima di aver vinto? Beh, io non ho vinto nulla e sono venuto all'Inter per questo. Qui sono diversi anni che manca un trofeo, lo vuole la società, lo sognano i tifosi. Se riuscirò a vincere con l'Inter sarò felice anche io".

100 MILIONI - "Quando Spalletti ha detto che valgo più di 100 milioni o che nessuno ha i soldi per comprarmi pensavo fosse uno scherzo. So che l’ha detto dopo la partita col Barcellona, ma io non ci credevo e, a chi me lo chiedeva, rispondevo che non era vero. Sicuramente fa piacere, però non è importante il prezzo, ma quanto faccio in campo. Se mi pesa? No. Lo stesso vale per chi diceva che ero stato pagato tanto quando ero arrivato all’Inter. Ci sono giocatori a cui certi discorsi possono creare pressione, a me no".

ICARDI E RONALDO - "Quando ero alla Sampdoria, ho affrontato Icardi due volte. Lui è un attaccante diverso, perché magari per dieci minuti non lo si vede e poi rispunta per toccare un pallone e segnare. Succede la stessa cosa in allenamento. Per me è più complicato marcare un giocatore come Icardi, perché può capitare che cali la concentrazione. Preferisco avversari che mi tengano impegnato per tutta la partita. Ronaldo è forte, molto veloce con la palla fra i piedi e nei cambi di direzione. Penso però che a Torino siamo riusciti abbastanza bene a limitarlo".

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