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  • Speziamania: il 'Maestro' di Italiano

    Speziamania: il 'Maestro' di Italiano

    • Gianni Salis
    Con dieci assenti tra gli infortunati di medio-lungo periodo e quelli lasciati a casa dal Covid, una preparazione ancora in itinere, molti dei nuovi fermi ancora ai box, diversi esordienti in campo, sotto di due gol in un amen, ecco che il pari ottenuto contro la Fiorentina alla fine profuma quasi di vittoria e sicuramente di impresa. Sì, per come la squadra ha saputo rialzarsi dopo i due poderosi schiaffoni ricevuti in 4 minuti scarsi di gioco.
     
     
    L’emblema della rinascita è Simone Bastoni, ragazzo spezzino cresciuto nella ‘cantera’ bianca, nato attaccante, trasformatosi centrocampista, quindi difensore centrale ed ora inventato per necessità esterno basso.  Lui come alcuni suoi compagni considerati esuberi e destinati ad altri lidi e che invece si stanno giocando le proprie minuscole chances in questa stagione tutta particolare. 240 secondi di partita, i primi, da incubo, con Lirola che scorrazza a piacimento dalle sue parti, resta frastornato come un pugile per l’uno-due micidiale, ma non abbattuto, esattamente come tutta la squadra.


    Dieci minuti ancora per capire cosa sia successo e prendere le giuste misure per provare a sviluppare il proprio calcio, consapevole dei propri limiti, certo, e dunque proprio per questo con pazienza certosina, ma consapevole anche delle proprie qualità: il cuore, l’anima, la grinta di una squadra che non molla mai e che spesso sopperiscono se non addirittura annullano il gap tecnico oltre al bagaglio di esperienza. E la squadra, intesa proprio come gruppo unico e granitico, si affida totalmente a Vincenzo Italiano, alla sua idea di calcio, alla capacità di tirare fuori il massimo da chiunque.
     
     
    Il primo punto casalingo di questa favola ligure nasce dunque da questa solidità mentale ma anche dalla capacità di Vincenzo Italiano di provare a cambiare l’inerzia del match. Riuscendovi. Il cambio della catena di destra e l’ingresso di Nzola, quest’ultimo con poco allenamento nelle gambe, hanno spaccato la partita. Non è che il vero ‘Maestro’ in panchina non sia questo siciliano nato in Germania?
     

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