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  • Speziamania: quella mancanza di cinismo in attacco, difesa e panchina

    Speziamania: quella mancanza di cinismo in attacco, difesa e panchina

    • Gianni Salis
    La reazione al flop di Crotone c’è stata. Una risposta purtroppo non vincente, ma convincente sì. Difesa sempre alta, certo, ma non altissima e soprattutto marcature preventive puntuali e più efficaci. Una risposta collettiva che solo con un pizzico di maggiore attenzione e cinismo avrebbe potuto portare 3 punti meritati per quanto visto al Picco e pesantissimi in chiave salvezza.

    Esattamente come a Parma lo Spezia si fa infatti riacciuffare in pieno recupero : 4 corposi punti lasciati ad entrambe le franchigie emiliane e, per ora, dirette concorrenti; punti che oggi avrebbero sicuramente offerto orizzonti ben più rassicuranti e meritori per quanto visto fin'ora. E non è un caso infatti che Italiano a fine gara negli spogliatoi sia stato una furia: e come dargli torto.

    Il dato inoppugnabile è che questo Spezia non sappia capitalizzare, in avanti come dietro. Estevez, Agudelo e Gyasi hanno avuto tre palle gol monumentali, di quelle che difficilmente ti possono ricapitare; nella retroguardia invece si avverte un netto calo della tensione che invece andrebbe tatuata sulla pelle. Poco cinismo, insomma. Certo, non è semplice, ma bisogna arrivarci, perché sono questi dettagli che alla fine fanno la differenza.

    E se ce lo permette anche mister Italiano manca di un pizzico di cinismo. Dopo la prima rete bolognese con la squadra in lieve ma visibile affanno, negli ultimi minuti avrebbe potuto coprirsi un pochino di più. Non è uno scandalo coprirsi e se fosse anche solo per 5 o 10 minuti, insomma piazzare il cosiddetto ‘pullman’ davanti alla propria area. Talvolta anche questo tipo di cinismo può fare la differenza.
     

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