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  • Spillo Altobelli punge l'Inter: 'Vucinic era perfetto, Hernanes brucia Kovacic'

    Spillo Altobelli punge l'Inter: 'Vucinic era perfetto, Hernanes brucia Kovacic'

    • Angie Borromeo
    Un eccezionale fiuto per il gol, che lo ha reso il miglior marcatore di tutti i tempi nella storia della Coppa Italia (vinta due volte con l'Inter), con 56 reti in 93 presenze. In nerazzurro dal 1977 al 1988, Alessandro Altobelli vince uno scudetto (1980) e con la Nazionale è Campione del Mondo in Spagna nel 1982. Tra i campionati di A e B, le competizioni italiane ed europee e la Nazionale ha realizzato 253 reti. Attualmente è commentatore sportivo in Qatar a Doha per Al Jazeera

    Raggiunto telefonicamente da Calciomercato.com, Spillo ha gentilmente rilasciato  la sua opinione sul calciomercato invernale che si è chiuso da pochi giorni, ovviamente con un occhio particolare per l'Inter. 

    Buonasera Altobelli, come sta e soprattutto le manca l’Italia? 
    "Faccio in modo che mi manchi poco perché appena posso rientro. Proprio lunedì sarò in Italia per una breve permanenza di una decina di giorni e poi ritornerò in Qatar, dove posso dire di trovarmi  benissimo".

    Vorrei una sua opinione sul mercato invernale che si è appena chiuso e quale acquisto le è sembrato il più importante in serie A?
    “Il mercato invernale dovrebbe essere di riparazione a quello estivo, che è fondamentale per affrontare la stagione. Direi che il colpo di mercato più interessante e proficuo per entrambe le squadre sarebbe stato proprio quello che poi è venuto meno, cioè lo scambio, tra la Juve e l’Inter, di Vucinic con Guarin. Forse è stata impostata male la trattativa, che aveva previsto solo una contropartita tecnica, ma se cedi un giocatore di 27 anni come Fredy Guarin in  cambio di un attaccante di 30 anni, all’Inter devi dare qualcosa di più. E’ indubbio che all’Inter occorra una punta e un giocatore come Mirko Vucinic, che io apprezzo molto per le sue abilità tecniche, ritengo sarebbe stato l’ideale per colmare le lacune in avanti della squadra nerazzurra. Si sa, che la presidenza è stata influenzata dai tifosi che non vogliono fare trattative con la Juventus, soprattutto a quelle condizioni, e sin qui posso anche comprendere. Ma, poi, non comprendo perché pur venendo meno la trattativa con la Juve, abbiano lasciato andare via Belfodil, che può giocare come punta. Non solo, avendo trattenuto Guarin, non ho compreso l’acquisto di un altro centrocampista come  Hernanes, pur riconoscendone il valore, così come non ho compreso l’acquisto di Danilo D’Ambrosio, ottimo esterno, che ieri è andato a ricoprire la fascia sinistra, dove l’Inter ha già dei giocatori. Mi sembra che siano stati acquistati giocatori per ruoli già occupati, anche se porteranno un alto valore all’Inter. Allora mi chiedo: a cosa è servito acquistare giovani come Kovacic, Jonathan, Icardi se non li fai giocare e dopo neanche due anni li sostituisci e li mandi altrove? Giusto per fare i nomi più recenti e non fare un lungo elenco di ragazzi che hanno fatto la stessa fine. Ecco vorrei girare questa domanda a chi ha voluto comprare questi giovani: a cosa ti sono serviti?”. 

    Quindi avrebbe trattenuto Belfodil anziché cederlo in prestito al Livorno, riportando a casa Ruben Botta.
    “Sono entusiasta del rientro dell'argentino perché è un acquisto importante per l’Inter. Non appoggio la politica dell’Inter di dare via i propri ragazzi  anziché tenerli per sé. Se hai dei gioielli come ragazzi, devi saper prenderti cura di loro. Per Belfodil, torno a dire che non ne ho compreso il senso di liberarsene per i prossimi due anni quando all’Inter manca una punta e non può continuare ad affidarsi per un’intera stagione solo a Rodrigo Palacio, che, proprio nella gara di domenica contro la Juve, ha dimostrato di avere un calo di concentrazione e condizione fisica. Sono sotto gli occhi di tutti i mancati gol dell’attaccante nerazzurro, che, di norma, segna sempre”.

    Gli acquisti di Hernanes (classe 1987), Ruben Botta (classe 1990)  e, infine,  di Danilo D’Ambrosio (classe 1988), hanno rafforzato e ringiovanito l’Inter in ogni reparto. Non pensa che la squadra potrà trarne solo giovamento?
    “Premetto che non metto in discussione il valore dei tre giocatori acquistati ma Botta, D’Ambrosio e Hernanes vanno a ricoprire ruoli che sono già affidati ad altri giocatori, tra l’altro anche di recente acquisto. Ad esempio, Hernanes è un regista davanti alla difesa e mi fa il ruolo di un Kovacic, anche se, poi, ho visto il ragazzo fare di tutto, sino al trequartista. Ecco, vorrei chiedere a chi ha acquistato, a suo tempo, Kovacic se avesse in mente una chiara idea di come volerlo utilizzare in squadra. Diversamente non puoi caricare il peso di una squadra che non c’è su un giovanissimo giocatore, che, in questi due anni, ha rivestito tutti i ruoli di centrocampo e, poi, sostituirlo, togliendo fiducia. Così un giovane lo bruci. Con gli ultimi acquisti, l’Inter la vedo in confusione, senza un’idea, senza un progetto preciso, in questo momento”.

    Quale giovane talento, anche straniero, le piacerebbe vedere con la maglia nerazzurra?
    “Per ora non consiglierei ad un giovane di talento di andare all’Inter perché si brucerebbe. Anche se l’Inter ha già giovani di talento, che, in questa particolare fase, rischiano di bruciarsi. Purtroppo, è una situazione bruttissima da cui mi auguro l’Inter ne esca presto ricostruendo una squadra competitiva di altissimo livello”. 

    Per ritornare competitiva, quale rosa di giocatori suggerirebbe?
    “Sinceramente non sta a me indicarli. All’Inter ci sono persone che dovrebbero svolgere questo lavoro e vengono pagate qualche migliaia di euro per farlo. Se l’Inter oggi non è più competitiva né a livello nazionale né a livello europeo, possiamo farci tutte le costruzioni mentali che vogliamo ma se non si inizia a lavorare seriamente ad un progetto, ad un’idea, non ne usciremo più da questa totale confusione. Allo stato, l’unico suggerimento che posso dare è di rifondare dall’interno la società, partendo dai livelli alti, poi creare un progetto, e a idee chiare comprare  i giocatori giusti. Quando consegni una squadra progettata bene, un valido allenatore non può che migliorarla in campo ed ottenere risultati. Ma se acquisti e vendi senza criterio, porti solo disordine e confusione e, soprattutto, puoi dimenticarti i risultati. Infatti, in questo momento,  l'Inter ha conquistato solo 10 punti nelle ultime otto partite, a prescindere poi dalla gara contro la Juventus, dove si sono visti tutti i limiti”.

    Nel Qatar dove Lei abitualmente risiede e lavora, qual è il calciatore italiano più conosciuto e amato, a parte lei naturalmente.
    "Grazie. Attualmente in Qatar, amano più i Campioni del Barcellona perché seguono moltissimo il campionato spagnolo. Poi anche il calcio inglese e un po’ quello tedesco, soprattutto il Bayern Monaco. Mentre del Campionato italiano conoscono le milanesi, Inter e Milan, ma anche un pò la Juve". 
     

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