Stadi chiusi e scouting fermo? Mercato e coronavirus, la soluzione è nei Big Data. I nuovi colpi, scoperti al pc
STADI CHIUSI - L'ultima parola non spetta mai a loro, ma gli osservatori svolgono un ruolo fondamentale per tutti i club lungimiranti, quelli che vogliono capire prima se un affare può portare davvero valore alla squadra o se rappresentano un rischio "fuori mercato". Spesso non basta neanche una singola partita osservata dal vivo per stilare una relazione completa su pregi, difetti, caratteristiche e per qualche giocatore addirittura c'è un report settimanale. Con il coronavirus tutto ciò non sarà più possibile eppure c'è chi, fra Spagna e Inghilterra sta provando a fornire la soluzione al problema utilizzando... la tecnologia.
I BIG DATA - Il Times ha intervistato Salvador Carmona, fondatore di Driblab, una delle agenzie che sfrutta i Big Data per fornire valutazioni statistiche dei calciatori. Con un passato nell'analisi dei giocatori NBA che lo portò ad essere assunto dall'associazione cestistica americana, presto scelse la via del calcio raccogliendo informazioni su oltre 130.000 giocatori distribuiti in oltre 180 competizioni professionali e utilizzando modelli statistici avanzati per la valutazione delle prestazioni e il rilevamento dei talenti.
IL NUOVO SILVA - Oggi fornisce valutazioni a club, agenti, chiunque abbia interesse nei calciatori e così fanno anche altre agenzie. Carmona ha studiato un modello sofisticatissimo in grado di dare una risposta certa a domande ben focalizzate. A chi gli chiede "chi conviene prendere se non puoi permetterti Harry Kane?" il leader di Dirblab risponde che: "Victor Osimhen corrisponde al 89,2% alle sue caratteristiche". Il problema è che non tutti i calciatori hanno termini di paragone così precisi. Un caso su tutti? David Silva del Manchester City: "Non ha paragoni simili. Chi troverà il nuovo Silva è assunto!". Il mercato al tempo del coronavirus è diventato anche tecnologico.