Stati Uniti sulle spine per il possibile arresto di Donald Trump
Le città si blindano, con polizia e telecamere davanti il tribunale a causa del timore di proteste sostenuto dalle numerose minacce presenti in rete. Trump nel frattempo aveva già preannunciato tramite differenti canali mediatici che sarebbe finito in manette tra il 21 e il 22 marzo, sollecitando i suoi approvatori a manifestare per “riprendersi il Paese”, come già fece il 6 gennaio 2021, quando istigò a marciare sul Capitol per bloccare la certificazione della Vittoria alle elezioni del suo rivale Biden. Nonostante tutto questo clamore, i tempi di arresto rimango ancora molto incerti e l’ex presidente non si mostra per nulla preoccupato della faccenda, anzi, secondo il New York Times, il tycoon vorrebbe sfruttare i media per dimostrare che non ha intenzione di fuggire via per vergogna.