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  • Stramaccioni: 'Devo tutto a Moratti, ecco perché è andata male con l'Inter. Dall'Iran a quella lite con Cassano...'

    Stramaccioni: 'Devo tutto a Moratti, ecco perché è andata male con l'Inter. Dall'Iran a quella lite con Cassano...'

    L'ex allenatore di Inter e Udinese e ormai anche ex-Esthegal Andrea Stramaccioni ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera in cui racconta la sua esperienza in Iran e ripercorre anche le tappe nerazzurre della sua carriera.

    Stramaccioni, dica la verità: se lo sarebbe mai aspettato che un giorno ci sarebbero stati disordini di piazza per convincere i proprietari del suo club a trattenerla?
    "Confesso: nemmeno nelle mie più sfrenate fantasie. Quando arrivò l’offerta dell’esteghlal la prima cosa che pensai fu: l’iran?!? Ali Khatir, ex membro della Fifa, che aveva seguito l’europa League ai tempi dell’inter, si è ricordato di me. Non sono ipocrita: la verità è che ho scelto quando ho capito che in Italia non c’era posto per me"

    Invece è diventato un ragazzo prodigio della panchina. E ha scoperto l’invidia di alcuni colleghi...
    "Se qualche allenatore più anziano mi ha criticato perché non mi ritiene bravo o all’altezza, accetto e rispetto le opinioni di tutti. Ma se mi dicono che “non ho fatto gavetta” mi viene da ridere, perché a differenza della maggior parte di chi allena in serie A o B non ho mai giocato da professionista, non ho parenti o amici che hanno vissuto il calcio a grandi livelli, ho due genitori insegnanti, ho iniziato ad allenare a 23 anni sui campi di terra di periferia in una squadra giovanile dilettante che neanche esiste più, si chiamava Az Sport e a volte facevamo fatica ad arrivare a 11 giocatori... Insomma, mettiamoci d’accordo su cosa sia questa benedetta gavetta".

    Poi è arrivata la chiamata di Massimo Moratti.
    "La persona a cui devo tutto. Solo chi non ha mai parlato di calcio con Massimo Moratti non può capire il suo livello di competenza. Avrei mai potuto dire di no a Moratti? Non scherziamo... Come diceva Totò, “mi sarei sputato in faccia per tutta la vita”".

    Il giovane Stramaccioni aveva la presunzione di poter vincere subito con l’inter?
    "Il giovane Stramaccioni era un giovane inesperto allenatore che aveva avuto la fortuna di trovarsi in uno spogliatoio di campioni incredibili, Zanetti, Milito, Cambiasso, Samuel, Stankovic, Sneijder, Chivu, Lucio, Maicon, Julio Cesar... serve che continui? Furono loro che indirettamente mi riconfermarono per la stagione seguente, il resto sono chiacchiere".

    Poi cos'è successo?
    "
    Mi sono dato tre risposte: uno, l’incredibile serie di infortuni che ha colpito la squadra da gennaio ci ha penalizzati; due, l’imminente cessione della società a Thohir ha destabilizzato il club; tre, la mia inesperienza mi portò a commettere diversi errori".

    Si raccontava di una sua leggendaria lite con Cassano.
    "Accadde di fronte a diverse persone, quindi sì, inutile negarlo. Sono cose che capitano in uno spogliatoio ma oggi non lo rifarei».

    Tornerebbe in Iran?
    "Anche subito. Ho detto che aveva paura a uscire di casa per l’episodio del taxi? Certo, sentirsi sempre controllato non è il massimo. Quando il tassista che mi stava riportando a casa è stato chiamato al telefono per fargli cambiare strada non è stato un bel momento...".

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