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  • Sul caso del contratto di Messi la stampa argentina si scopre complottista

    Sul caso del contratto di Messi la stampa argentina si scopre complottista

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Il problema non sono le cifre esagerate bensì “la filtración”. Cioè le rivelazioni e chi le ha orchestrate. Dovendo schierarsi nella polemica sui numeri del contratto fra Messi e il Barcellona rivelate tra ieri e oggi dal quotidiano spagnolo El Mundo, i media argentini non hanno tentennato: difesa dell'idolo e aperti interrogativi a proposito di chi abbia avuto interesse alla divulgazione delle indiscrezioni. Dal loro punto di vista lo scandalo non sta nelle cifre esagerate che il Barcellona corrisponde al suo numero 10, ma piuttosto nel fatto che qualcuno abbia passato alla stampa spagnola certe informazioni riservate. L'importante non è la notizia ma la meta-notizia: non quanti soldi porti a casa Messi al termine di ogni anno di contratto col Barcellona, ma chi abbia avuto interesse a far sapere quanti soldi porti a casa Messi al termine di ogni anno di contratto.
     
     
    Un giro per i siti delle principali testate argentine permette di fare questa constatazione. Il mood dominante è il seguente e si fonda su due assunti: 1) i guadagni del numero 10 blaugrana sono meritati; 2) se proprio c'è una colpa da attribuire in questa vicenda, bisogna darla a chi ha permesso che certe informazioni venissero rese pubbliche. Un atteggiamento esemplificato dalla prima pagina del quotidiano sportivo Olé mandata in edicola stamani. Il montaggio della pagina ricalca quello adottato nell'edizione di domenica 31 gennaio da El Mundo, il quotidiano spagnolo che ha rivelato le cifre dell'accordo fra Messi e Barça. Ma stavolta, accanto all'etichetta “Messigate” e all'immagine dello sguardo del calciatore, sono state pubblicate cifre che non riguardano i suoi guadagni, bensì i record personali: 650 gol, 260 assist, 755 partite. E il titolo perentorio: “Li vale tutti”. Accompagnato dal catenaccio che prende campo su chi debba sentirsi in colpa per la situazione che si è creata: “Volevate le cifre di Messi? Eccole qui! Le rivelazioni sul contratto, un tradimento a cui ha risposto con un 'golazo'”.


    Sul caso del contratto di Messi la stampa argentina si scopre complottista


    Sulla stessa lunghezza d'onda il quotidiano d'informazione Clarín, che parla di una “guerra sporca che lo allontana sempre di più dal Barcellona". L'incipit dell'articolo ospitato dal sito web del quotidiano, riferito al gran gol su calcio di punizione contro l'Athlétic Bilbao, insiste sull'argomento portato avanti da Olé: Messi vale tutto ciò che gli viene pagato, dovesse anche costare il dissesto del Barça. Le parole sono schiette, per quanto confezionate nella forma dell'interrogativo a risposta scontata: “Quanto vale questo gol su calcio di punizione? Che prezzo ha questo mancino sensibile che accarezza il pallone e lo fa viaggiare verso l'angolo alla sinistra di Unai Simón? Vale Lionel Messi ciascun euro che si paga per il suo calcio?”. Sottinteso che la risposta sia affermativa.

    La Nación si spinge oltre tutti e ipotizza nomi e cognomi di chi potrebbe essere il responsabile della 'filtración”. Il principale sospettato è Josep Maria Bartomeu, l'ex presidente che proprio in conseguenza del conflitto con Messi della scorsa estate ha dovuto dimettersi. Ma non viene trascurata l'ipotesi che porta a Carles Javier Tusquets, l'uomo di Silvio Berlusconi in Spagna (è il presidente di Banco Mediolanum), che dopo l'uscita di Bartomeu ha assunto la presidenza ad interim del club per guidarlo verso le prossime elezioni. A inizio dicembre Tusquets dichiarò, nel corso di una diretta radiofonica, che molto meglio il Barça avrebbe fatto a lasciar andare via Messi in estate, causa insostenibilità del suo contratto. Anche il sito di giornalismo investigativo Infobae ha preferito soffermarsi sul contesto in cui sono maturate le rivelazioni (guerre intestine al Barça in vista del voto) piuttosto che commentare le cifre. Che evidentemente dall'altra parte dell'oceano sono un dettaglio marginale. Più importante difendere l'onore dell'idolo nazionale. 

    @Pippoevai

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