Calciomercato.com

  • Superlega, un progetto morto prima ancora di vedere la luce: la rivolta delle inglesi manda in frantumi il piano di Agnelli e Perez

    Superlega, un progetto morto prima ancora di vedere la luce: la rivolta delle inglesi manda in frantumi il piano di Agnelli e Perez

    • Andrea Distaso
    Una giornata di ordinaria follia. Il progetto della Superlega Europea va in archivio prima ancora di aver visto la luce. Solo domenica sera i 12 club fondatori - Real Madrid, Atletico Madrid, Barcellona, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Tottenham, Inter, Juventus e Milan - diffondevano comunicati in forma congiunta per annunciare la loro uscita dalla Uefa e dalla Champions League per dare vita a una nuova lega che coinvolgesse i più importanti e ricchi club europei, attanagliati da debiti altissimi e alla ricerca di un aumento sensibile dei propri introiti. Ma, dopo l'uscita di scena della prima serata di oggi del Manchester City, figlio del clima di enorme pressione creatosi non solo ai massimi livelli sportivi ma anche in ambito politico nazionale e internazionale, anche le altre 5 rappresentanti della Premier League hanno deciso ufficialmente di farsi da parte e rinunciare al progetto.

    COLPO MORTALE - Arsenal, Liverpool, Manchester United, Tottenham e Chelsea hanno comunicato in blocco, a cavallo della mezzanotte, la loro intenzione di recedere dagli accordi sottoscritti nei giorni scorsi soprattutto col presidente della Superlega Florentino Perez e col suo braccio destro Andrea Agnelli, rifilando un colpo mortale al piano di costruzione di un torneo alternativo alla Champions League. Al momento, non trapelano reazioni da parte delle società italiane coinvolte e dalle spagnole, con Atletico Madrid e Barcellona che avevano assunto posizioni leggermente differenti. A TV3Catalunya, il presidente blaugrana ha sottolineato come lo statuto del club preveda il coinvolgimento e quindi il voto dei soci per approvare o meno l'ingresso nella Superlega, mentre il club colchonero, pur senza esprimersi in maniera ufficiale, avrebbe avanzato a sua volta dei dubbi.

    SALTA TUTTO - E ora che succede? Solo 24 ore fa Florentino Perez parlava di accordi blindati coi club firmatari e, con una certa sicurezza, lasciava intendere che i "no" espressi da Paris Saint-Germain e Bayern Monaco non fossero motivo di preoccupazione, come se confidasse in un loro ripensamento. Gli ultimi eventi portano invece a una clamorosa e inaspettata inversione di tendenza e, al termine della riunione tenutasi nella tarda serata di ieri, il progetto della Superlega corre verso la sua inevitabile sospensione. Tanto che gli ultimi rumors provenienti da una testata decisamente autorevole come The Athletic, riferiscono della decisione anche del Milan di cedere il passo e di sfilarsi dall'iniziativa. Abbattuta dalla vibrante reazione di protesta e sdegno di tifosi, giocatori, allenatori e club e dal mondo della politica, la Superlega Europea rischia di essere ricordata come la competizione più breve di sempre nella storia del calcio.

    Altre Notizie