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Suso re degli assist, ma non per Piatek: è un dialogo fra sordi al Milan?

Suso re degli assist, ma non per Piatek: è un dialogo fra sordi al Milan?

  • Luca Bedogni
    Luca Bedogni
Nel Milan c’è Suso, che è il re degli assist (10 in campionato, secondo solo a Gomez arrivato a 11), e c’è Piatek, un bomber (21 gol) che fino a poco tempo fa era in corsa per il titolo di capocannoniere. Sembra una barzelletta. Non ci crederete neanche dopo averlo letto: bene, Suso al momento non ha servito un solo assist per Piatek. Come è possibile? È un caso? O un calo?

Giochi di parole (tristissimi) a parte, lo spagnolo ha firmato soltanto 2 assist nel girone di ritorno, mentre il polacco, dopo essere partito alla grande in rossonero, oggi pare destinato a segnare comunque meno rispetto all’andata, quando vestiva la maglia del Grifone (13 reti).
Esistono dei motivi concreti, tangibili, che giustifichino questa situazione decisamente contraddittoria? Voglio dire al di là dello stato di forma dell’uno e dell’altro (ora che Suso è tornato a incidere, Piatek si è come inceppato), c’è qualcosa che non funziona nel loro modo di associarsi? Un’analisi accurata mi ha portato a presentarvi dei fatti. Non per questo pretendo di arrivare a delle conclusioni assolute e necessarie. Sono solo delle grosse coincidenze ricorrenti, che tuttavia già da questa domenica potrebbero essere smentite.  
 
IL FAMIGERATO ‘PIEDE INVERTITO’ – Molti di voi penseranno subito al famigerato “piede invertito” col quale Suso è solito crossare rientrando. Si dice spesso (e un fondo di verità c’è) che sia più semplice per un attaccante impattare un pallone con un giro contrario, un arco “a uscire”. Di quelli calciati da un destro lungo la fascia destra, per intenderci. Invece Suso è mancino, e anche a Firenze.. 



Non conta solo questo. Contano anche la tipologia della traiettoria (morbida o tesa, sul primo o sul secondo) e la familiarità dell’attaccante con certi movimenti. Se vi dicessi ad esempio che Piatek non ha segnato un solo gol in tutto il campionato (quindi anche quando era a Genova) su un cross proveniente dalla fascia destra? Potrebbe essere un caso ma anche no. Al momento non lo sappiamo. Rimane certamente un dato interessante, che apre una questione: perché succede? 
 
SUSO USA ANCHE IL DESTROTra l’altro Suso utilizza anche il destro quando va sul fondo, è meno monotematico di quanto appaia. Tre assist infatti li ha confezionati usando il destro, da destra: per Bonaventura contro l’Atalanta, per Higuain contro il Chievo e di recente per Castillejo contro il Parma. Notate in quest’ultimo caso la posizione di Piatek rispetto alla porta e al crossatore. Ci torneremo sopra. 



DENOMINATORE COMUNE – Il denominatore comune degli assist stagionali di Suso è fondamentalmente questo: avvengono tutti al di qua dell’asse centrale del campo (la linea immaginaria che congiunge dischetto a dischetto e taglia in due le porte). Che calci di sinistro o di destro non importa, il pallone tende a cadere o a essere impattato dai compagni nella sua fetta di campo. Suso non ha problemi in generale con gli attaccanti centrali: a Higuain aveva servito tre assist. Ecco l’innesco per lo splendido gol del Pipita contro l’Atalanta, a inizio anno.  



L’ECCEZIONE PER CUTRONEL’unica eccezione al momento è l’assist di Suso per Cutrone in Milan-Sampdoria. Una palla che avrebbe potuto forse far gola anche a Piatek, che a differenza di Higuain e Cutrone ama smarcarsi più alle spalle del difensore che davanti. Qui infatti il cross oltrepassa l’asse centrale ed è morbido, indirizzato sul secondo palo. 



L’ immagine sotto, tratta da Milan-Empoli, riporta invece un’eccezione apparente che riguarda stavolta il polacco. Non è propriamente un cross il passaggio rasoterra di Calhanoglu sul primo palo (una palla proveniente da destra che avrebbe potuto mettere anche Suso). Guardate poi il movimento di Piatek; aggira ancora il proprio difensore sorprendendolo da dietro, non con un taglio.
 


QUINDI? – Ricapitolando: se il polacco, quando il pallone arriva sulla destra, tende ad andare sul secondo, e Suso d’altronde è portato a calciare teso un pallone diretto sì sul palo lontano, ma impattabile anche prima (vedi Calhanoglu a Firenze) lungo la traiettoria, ci troviamo allora di fronte a un dialogo tra sordi? Verrebbe da dire di sì, poi c’è il gol mangiato di Piatek contro la Juventus a farci fare un passo indietro. Anche questo sarebbe stato un assist di Suso.
 


Oppure ce n’è un altro mangiato da Piatek al Bentegodi, nella carambola precedente al gol su sponda di Castillejo. Ma qui avremmo di nuovo delle conferme dell’ipotesi di partenza: da una parte il movimento del bomber alle spalle del difensore e dall’altra la palla di Suso originariamente non indirizzata al polacco, bensì a Castillejo. 



UN UNICO FILTRANTE Infine bisogna anche domandarsi se oltre ai cross effettuati di sinistro o di destro, Suso fornisca anche altre tipologie di assist. Una verità di quest’anno è che finora lo spagnolo, per quanto re nelle assistenze tra i rossoneri e non solo, scarseggia nei filtranti verticali. L’unico risale ancora a Milan-Chievo. Di nuovo per Higuain. 

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