Calciomercato.com

  • Talk Juve. Chirico a CM: 'Tevez non ci serve. Abete e Petrucci temono Moratti'

    Talk Juve. Chirico a CM: 'Tevez non ci serve. Abete e Petrucci temono Moratti'

    • Gianluca Minchiotti

    L'ospite di questa settimana della rubrica Talk Juve è Marcello Chirico, giornalista, grande tifoso bianconero e opinionista di Telelombardia, Antenna 3 e Videogruppo Piemonte. Ai microfoni di Calciomercato.com, Chirico parla del momento attuale dei bianconeri e guarda al prossimo futuro, fra campo, mercato e Calciopoli.   

     
    Da qui a Natale la Juventus dovrà fare a meno di Vucinic, infortunato. Peserà tanto questa assenza?
    "Se dobbiamo stare a piangere quando si fa male qualcuno, vuole dire che non siamo una grande squadra. Credo che la rosa della Juve di quest'anno invece sia in grado di sopperire ad assenze anche importanti, e lo abbiamo visto a Napoli quando Marchisio era squalificato e idem con il Cesena, quando l'assente era Pirlo. Ora non c'è Vucinic e toccherà, credo, a Quagliarella, che smania dalla voglia di giocare e che ora finalmente avrà l'occasione di dimostarare di essersi finalmente ripreso dall'infortunio e di poter essere un giocatore importante per questa squadra".
     
    Capitolo mercato: il Milan prende Tevez. Sensazioni? Un po' di invidia? 
    "No, non guardo mai in casa degli altri, e poi a noi serve un difensore centrale forte, non un attaccante. Ai rossoneri probabilmente serviva un attaccante, o, a differenza nostra, non sono sicuri di quelli che hanno già in rosa... Il Milan poi si è abituato a prendere i giocatori scontenti nei loro club: è successo con Ibrahimovic, che non ne poteva più del Barcellona, con Cassano, che aveva litigato con Garrone alla Sampdoria, e ora con Tevez, separato in casa al City. I rossoneri vanno in giro per il mondo a fare opere di bene... Tevez comunque è da mesi che non gioca e mi sembra che il City, senza di lui, sia primo in Premier League...".
     
    Un difensore quindi. Fra i nomi che circolano, chi potrebbe arrivare?
    "Non credo Hummels, almeno non a gennaio. Il Dortmund è in corsa per vincere la Bundesliga e di sicuro a stagione in corso non si priverà di un giocatore così importante. Non credo neanche che arriverà qualcuno dal Brasile, tipo Dedé. Conte vuole andare sul sicuro e preferisce che arrivi qualcuno già collaudato, con esperienza e che conosca già il calcio europeo. Per questo credo che a gennaio sia più probabile che arrivi Bruno Alves, anche se non mi stupirei se arrivasse Bocchetti. A gennaio comunque non arriveranno grandi nomi".
     
    E a luglio invece?
    "Ecco, in estate sì che mi aspetto qualche grande acquisto...".
     
    Calciopoli: settimana prossima ci sarà il tavolo della pace. Aspettative?
    "Non mi aspetto niente, viste le premesse da parte dell'Inter, con uscite tipo quella del coltello sotto il tavolo. Sono stato molto diffidente fin dall'inizio di fronte a questa iniziativa. Ma il problema non è costituito tanto dall'Inter o da Moratti, quanto da Abete, dalla Figc e ora anche da Petrucci. La Figc la scorsa estate non ha voluto prendere una decisione sullo scudetto del 2006, poi si è spaventata di fronte alla minaccia della Juventus di ricorrere al Tar per avere un risarcimento ultramilionario e allora è sceso in campo anche Petrucci. Di fronte al Coni, la Juventus ha offerto questa possibilità di aprire un dialogo, ma credo che non se ne farà niente, la situazione rimarrà così. Anzi, siamo davvero sicuri poi che si faccia davvero questo tavolo il 14 dicembre? In realtà, la cosa che dovrebbero fare Petrucci e Abete sarebbe quella di andare da Moratti e dirgli: 'Senti, qui c'è un anomalia. Se nel 2006 avessimo saputo del contenuto delle telefonate emerse dal processo di Napoli, lo scudetto a tavolino non te l'avremmo dato. Ora non si può fare il processo sportivo perché è scattata la prescrizione, ma lo scudetto regalato devi restituirlo'. Ma non lo faranno mai, perché hanno paura di Moratti".
     
    Dopo ogni giornata di campionato, su Telelombardia, leggi la classifica salendo su una scala. Ti aspettavi, a questo punto della stagione, di vedere la Juve al primo posto? E se fosse così a fine campionato?
    "A inizio stagione spero e penso sempre il meglio per la mia squadra. E quest'anno il tecnico c'è, la rosa c'è, quindi perché non aspettarsi una Juve prima in classifica? Per me non è una sorpresa. Se poi a fine stagione la Juve fosse ancora lassù, per leggere la classifica potrei anche prendere la scaletta dei pompieri!".

    Altre Notizie