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  • Timossi: Cerci, Podolski, Sneijder e Gabbiadini non sono colpi di mercato

    Timossi: Cerci, Podolski, Sneijder e Gabbiadini non sono colpi di mercato

    • Giampiero Timossi

    Mi venga un colpo. Il calciomercato è appena iniziato e avrei voglia di non prendere altre fregature. E allora parto dalla cosa più semplice, apro un dizionario qualsiasi e vado alla voce colpo, [cól-po] sostantivo maschile. Ci sono diverse definizioni. 
    1) Percossa, urto, botta: colpo di spada; tiro, sparo, proiettile di arma da fuoco: colpo di fucile; nello sport, movimento e modo con cui si colpisce la palla, il pallone: colpo di testa; nel pugilato, pugno: colpo al mento; nella scherma, stoccata || colpo di grazia, proiettile sparato a bruciapelo a chi è già ferito, per ucciderlo. Figurato: fatto negativo che, unendosi ad altri precedenti, determina qualcosa. di irreparabile || rendere, rispondere colpo su colpo, difendersi dagli avversari, attaccando a propria volta | dare un colpo al cerchio e uno alla botte, barcamenarsi, mediando tra due posizioni opposte | a colpo sicuro, con la certezza di non sbagliare. 

    2) Rumore forte, secco prodotto da un urto, da un'esplosione; in particolare detonazione, sparo di arma da fuoco: sentire un colpo alla porta. 
    3) Movimento, spostamento rapido impresso a qualcosa: colpo di timone || colpo di telefono, breve telefonata | colpo d'occhio, rapida occhiata sufficiente a capire, a calcolare qualcosa. 
    4) Evento improvviso che muta radicalmente una situazione || colpo di fortuna, improvviso e imprevisto evento favorevole | c. di scena, in teatro, azione scenica inaspettata, di grande effetto. 
    5) Azione rapida, violenta, di sorpresa. 
    6) Avvenimento doloroso che abbatte. 
    7) Attacco improvviso e violento di un processo morboso. 

    Ora che vi siete adeguatamente annoiati credo di poterlo dire: il passaggio di Cerci al Milan e Torres all'Atletico Madrid non rientra tra queste definizioni. No, non è un colpo. Forse si avvicina solo alle ultime due, è qualcosa di simile a un avvenimento che abbatte o a un attacco improvviso e violento di un processo morboso. Solo che non è stato facile capirlo prima. Lo ha spiegato per mesi Enrico Currò su La Repubblica (e non lo dico perché è un mio amico, ma piuttosto perché è un gentiluomo del giornalismo). Quindi Aldo Grasso sul Corriere della Sera sembrava aver messo la parola fine all'equivoco: Cerci-Torres, incrocio tra due sconfitte. Scrive Grasso: "L'Italia spera di trasformare i fallimenti in riscatti". Lucido, come sempre. Aggiungo io: solo che (anche) nel calcio non sempre ci riesce. 

    Cerci non sarà un colpo e non lo sarà neppure Gabbiadini passato al Napoli per (così pare) 13 milioni, acquisto più caro fatto da De Laurentiis nel mese di gennaio. Tra i giovani attaccanti Gabbiadini alla fine mi è sembrato il meno promettente. Credo che la Sampdoria del lesto presidente Ferrero abbia fatto bene a venderlo. E poi insisto: al Napoli non serviva davvero un attaccante in più. Intanto perduto Cerci, l'Inter si consola con Podolski e già partono i sondaggi. Domanda: sicuri che sia un ripiego? Boh, forse no, ma è sicuro che l'Arsenal non sapeva più cosa farsene. L'Inter compra poco e male, soprattutto a gennaio: un anno fa arrivò Hernanes. E sarebbe un colpo Sneijder alla Juventus? Via, non scherziamo. Ne sa qualcosa Prandelli, che ha appena finito di allenare l'olandese. Ora non voglio essere per forza sarcastico e confesso che pure io adoro le trame del mercato, ma ho imparato a fidarmi un po' meno dei presunti 'colpi'. 

    Il problema che in Italia tutti sembrano andare di fretta. Il premier Renzi corre e non coglie i dettagli di alcuni decreti delegati in materia di fisco. E con tutta questa fretta in circolazione pure le notizie del pallone rischiano di arrivare con il fiatone. Vuoi dare l'ultimo acquisto prima della concorrenza? Bene, prometti che lo presenterai come un 'colpo' e le possibilità di fregare i colleghi aumentano. Occhio però, così puoi fregare anche i lettori e alla fine loro se ne accorgeranno. Non mi metto certo a fare il moralista a 45 anni, ma gradirei sottrarmi al gioco. Così ai 'colpi' presunti preferisco le sorprese, anche perché non mi aspetto un gennaio particolarmente scintillante per il mercato del calcio italiano. Non è un problema, fidatevi. E se vi annoiate andate al cinema, stanno proiettando Pride, regia di Matthew Warchus. E' un film (discretamente) meraviglioso. E' un colpo al cuore e fa bene. 
     


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