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  • Torino, Vagnati: 'Belotti attaccato alla maglia, Sirigu e Rincon importanti. Sul mercato...'

    Torino, Vagnati: 'Belotti attaccato alla maglia, Sirigu e Rincon importanti. Sul mercato...'

    • Andrea Piva
    Dopo essersi ufficialmente presentato negli scorsi giorni, il nuovo direttore tecnico del Torino, Davide Vagnati, torna a parlare in conferenza stampa. 
    “La comunicazione penso sia fondamentale, penso che bisogna avere un rapporto diretto con i calciatori per capire quali sono le situazioni da affrontare direttamente. Abbiamo qualche ragazzo giovane, anche dei 2000 o dei 2001 che mi stanno ben impressionando”.

    Vagnati ha parlato poi del rapporto con l'ex ds Massimo Bava, che è ora tornato a occupare il ruolo di Responsabile del settore giovanile: “Sono una persona a cui fa piacere condividere molto. Io, come tutti i dipendenti del Torino, sono stato chiamato a fare il bene di questa società. A Bava è stata affidato un ruolo in cui ha fatto molto bene nel suo passato e io sono stato chiamato a fare ora questo ruolo”.

    Sul rapporto con l'allenatore: “Penso che la figura del ds o del dt possa essere importante per l’allenatore, perché può dare delle valutazioni soggettive diverse rispetto a quelle dello staff tecnico. Penso che avere una persona che possa anche far venire qualche dubbio possa essere utile, poi io non ho mai fatto forzature su chi deve giocare. Ma mi piace anche confrontarmi con gli allenatori sulla tattica. Poi Moreno Longo è una persona molto preparata”.

    Sul mercato: “Non è il momento di parlare di cosa vorremmo fare, la programmazione è chiara nella mia testa, sarebbe da stupidi non valutare quello che succederà nelle prossime partite, valutiamo quello che abbiamo in casa, non ci faremo trovare impreparati”.

    Vagnati ha poi parlato dei problemi del Torino: “Anche quando ero alla Spal pensavo che il Torino fosse una squadra con qualità superiori a quelle delle altre che stanno lottando per non retrocedere. A volte subentrano delle dinamiche nella testa dei calciatori che vanno oltre al campo, sicuramente c’è stata qualche problematiche perché nel calcio non succede niente per caso, alla lunga i punti che ha una squadra in classifica sono quelli che si merita di avere. Anche vedendo i primi allenamenti ho pensato che la squadra abbia delle buone potenzialità ma non basta il nome per fare i punti. Ho comunque visto un gruppo unito, compatto”.

    Sui giocatori che sono in prestito: “Per quanto riguarda i ragazzi che sono in prestiti, già prima di venire qui ho studiato tutti quelli che sono in B, in C o all’estero. Li ho assolutamente tutti a mente, mi sono fatto un’opinione su tutti ma sono abituato prima parlare con i diritti interessati. Vedremo se qualcuno potrà essere utile per il futuro”.

    Il dt del Torino si è espresso anche sulla condizione fisica e mentale della squadra: “Dal punto di vista i ragazzi devono migliorare come è normale che sia dopo questo stop, ma dal punto di vista mentale li ho visti pronti e vogliosi di ricominciare”.

    Poi su Belotti e Zaza: “Belotti e Zaza? Io penso che i giocatori forti possano sempre coesistere, Zaza è anche un giocatore molto tecnico che può venire a legare i gioco tra centrocampo e attacco, mentre Belotti è più una prima punta. Poi sarà il mister a scegliere la formazione. Più che al mercato bisogna pensare a fare di più in questa parte finale di campionato, perché il Torino ha grandi margini di miglioramento”.

    Sulla ripartenza del campionato: “Se è giusto ripartire? Noi dobbiamo pensare a essere pronti, pensare al fatto di dover lavorare duro, pensare che ogni partita sarà difficile. Il calcio può essere qualcosa di trascinante per il tessuto della società, può aiutare anche a far pensare meno alle problematiche ha portato questo virus, non solo quelle legate alla salute

    Sul prossimo mercato: "Che mercato sarà il prossimo in serie A? Dipenderà molto dagli accordi chi si faranno con le TV, dalla disponibilità delle aziende che sponsorizzano. Al Torino abbiamo la fortuna di avere un presidente importante, una società solida, che non è scontato neanche in serie A”

    Sulla squadra: “Io non vivo di retorica, ho detto che Belotti è attaccato alla maglia perché vedo come si allena. E’ l’atteggiamento che dimostra quando uno sta bene in un posto, Belotti è un ragazzo che ha dimostrato questo. Ma non voglio dire che gli altri non sono attaccati a questa maglia, abbiamo tanti giocatori importanti come lo sono anche Sirigu e Rincon, ma non solo”.

    Sulla sua esperienza lavorativa: “Ho delle colpe io per primo se la Spal ora ha questa classifica ma sono comunque convinto che sia stato fatto un percorso importante in questi anni. Io sono una persona abituata a lavorare, penso sempre a cosa posso fare per migliorare io e per migliorare la squadra. Ho fatto un percorso importante che mi ha portato al Torino nel momento giusto”.

    Infine, Vagnati ha parlato degli allenamenti al Filadelfia: “Gli allenamenti a porte aperte? Ci vuole equilibrio come in tutte le cose ma credo che la squadra sia giusto che possa lavorare in tranquillità, ma penso che sia corretto far venire i tifosi al Filadelfia, quando sarà possibile. Lo facevamo anche alla Spal. Il calcio senza i tifosi non è la stessa cosa, è giusto quindi che possa venire al Filadelfia, penso che possa essere utile e possa essere anche bello per i bambini poter magari vedere da vicino i propri idoli”.

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