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  • Torino, Vagnati: 'Le offerte per Buongiorno non le abbiamo valutate. E se facessimo qualche gita in Europa...'

    Torino, Vagnati: 'Le offerte per Buongiorno non le abbiamo valutate. E se facessimo qualche gita in Europa...'

    Il direttore tecnico del Torino, Davide Vagnati, ha parlato quest'oggi in conferenza stampa e ha fatto il punto sulla sessione invernale di calciomercato.

    Il mercato l'avete fatto puntando sui prestiti, in ottica futuro vuol dire che in estate sarete costretti a vendere i migliori?
    "No, abbiamo la fortuna di avere un presidente che in questa stagione ha declinato alcune offerte importanti. Abbiamo venduto solo Singo che aveva il contratto in scadenza nel 2024 e abbiamo acquistato vari giocatori. E' chiaro che non si può solo comprare, quando ci sono delle necessità per fare quello che la proprietà ci ha chiesto, cioè valutare l'uscita di ragazzi che non erano più all'interno del progetto e sostituirli con ragazzi che ci potevano essere".

    Radonjic è andato via, quanto dispiacere c'è per come si è sviluppata la vicenda?
    "Io l'ho sentito anche l'altro ieri, è un ragazzi cuore, non è un cattivo ragazzo. Ha purtroppo dei limiti di tenuta mentale, forse non riesce a gestire determinati carichi di lavoro. A certi livelli per certi obiettivi bisogna essere sempre sul pezzo per ottenere obiettivo, lui questo non riusciva a farlo. Non è neanche un ragazzino, ha 26 anni, se ha cambiato già così tante squadre e perché qualche problemino c'è. E' un ragazzo che abbiamo preso a una cifra non esorbitante, ci ha comunque dato qualcosa, adesso vedremo come andrà al Maiorca e poi decideremo cosa fare in estate". 

    Ci sono state offerte per Buongiorno anche a gennaio?
    "Qualche telefonata è arrivata, ma non era il momento di valutare. Non abbiamo questa necessità di fare la cassa. Poi anche i giocatori hanno un peso, lui è molto legato al Torino e siamo andati avanti senza pensarci".

    Buongiorno può diventare un incedibile per il Torino?
    "E' Alessandro stesso che quando viene al Filadelfia lo vedi che è molto felice, lui veramente ci tiene. E' un ragazzo speciale oltre che un calciatore speciale. Nel calcio non si può mai dire ma è chiaro che se possiamo portarlo più avanti possibile meglio è, ma dipende anche da quello che usciamo a fare noi, se riusciamo ad alzare il livello e andare ogni tanto a fare delle gite all'estero credo che sarà più facile".

    A proposito di Buongiorno, come sta?
    "Molto bene, manca solo che mettiamo la brendina al Filadelfia e che dorma li. Sta facendo un percorso di riatletizzazione e sta andando molto bene. Vediamo ora quando farà la prossima visita". 

    Indipendentemente da Juric il progetto resta quella di cercare l'Europa anche l'anno prossimo?
    "Non è il momento di parlare con o senza Juric, dobbiamo pensare alla partita contro il Lecce. Le ultime ci hanno lasciato un po' di dispiacere. Per migliorare bisogna pensare di vincere più partite possibile. Per il futuro ci sarà tempo per pensarci". 

    Dalla conferenza di Juric che reazione ha avuto la squadra?
    "La squadra secondo me ha fame, ha voglia. Vuole crescere e arrivare a un obiettivo che da anni nn c'entriamo. Il messaggio ha colpito e ha dato maggiore impulso a quella che è la voglia di crescere. Poi saranno i risultati a parlare ma il messaggio di Juric è arrivato". 

    Se Juric dovesse andare via, che profilo di allenatore cercherete?
    "Adesso stiamo parlando di provare a raggiungere determinati risultati, di arrivare a cercare obiettivi importanti. Ci dobbiamo assicurare che tutti facciano il massimo per raggiungere i nostri obiettivi"

    Ha qualche rammarico per questa sessione di mercato?
    "Qualche rammarico c'è l'ho ma non dico quali. Un vice Vlasic non lo abbiamo cercato perché anche in base al cambio tattico abbiamo preferito prendere un giocatore come Okereke, poi in mezzo al campo abbiamo sei giocatori importanti, Gineitis sta crescendo, ci sono squadre che lo hanno cercato 

    Rodriguez e Djidji sono in scadenza di contratto, come procedono le trattative?
    "Abbiamo parlato soprattutto con Rodriguez, visto che Djidji è rientrato da poco. Con Ricardo ci siamo confrontati per il futuro, ci siamo detti di valutare insieme cosa fare e ci siamo dati appuntamenti più avanti. Siamo contenti dell'atteggiamento che ha avuto, l'ho sentito anche l'altro giorno dopo l'infortunio e mi ha detto che recupererà molto presto. Nonostante sia in scadenza di contratto ha molta voglia di far parte di questo gruppo"

    Bellanova può andare in Nazionale?
    "Mi auguro possa arrivare in nazionale, sta crescendo davvero tanto. Ci sono state squadre anche all'estero che l'hanno cercato, è un ragazzo che sta crescendo molto e ci auguriamo possa partecipare all'Europeo". 

    E Ricci?
    "A Cagliari ha fatto una grande partita, poi ce n'è stata una che non è andata benissimo. Quando è arrivato era più un play, un costruttore. Grazie alla sua mentalità e al lavoro del mister è diventato un giocatore completo nelle caratteristiche. Si sta completando. Credo che possa crescere molto".

    Come è nata la trattativa per Masina?
    "Abbiamo voluto prenderlo, non è arrivato per caso. Abbiamo parlato con il mister, visto più profili, abbiamo trattato due o tre giocatori per vedere quali erano le più fattibili. Adam lo conosco da anni e penso sia una delle situazioni migliori su cui potessimo puntare perché permetteva di coprire due ruoli".

    Che voto daresti al mercato del Toro?
    "Il voto va dato a fine stagione o anche fra qualche anno. Dopo qualche anno vedi i giocatori cosa hanno fatto e ti rendi conto di che mercato è stato fatto. E' stato un mercato non facile, perché cedere giocatori che giocano poco e vogliono andare via non è mai semplice. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare". 

    C'è la possibilità di fare a squadra 'Under 23? 
    "E' sicurante un'opportunità ma le opportunità bisogna crearle quando c'è la possibilità di fare le cose seriamente. So cosa voglia dire giocare in C, il Torino non può fare una seconda squadra arrivando ultimo o penultimo ma bisogna farlo per valorizzare i giocatori. Stiamo studiando questa opzione, pensiamo che sia positivo anche per poter prendere giocatori dall'estero che non vogliono più fare il settore giovanile ma preferiscono stare in un club importante e giocare con i professionisti".

    Chi sono i giovani che secondo te possono essere portati in Prima squadra?
    "E' difficile da rispondere per due motivi: uno perché abbiamo purtroppo delle norme imbarazzanti, noi abbiamo giocatori giovani di serie che sono tutti in scadenza, non c'è più la possibilità di fare un precontratto e poi il contratto come era fino all'anno scorso. Se faccio un nome magari faccio un assist. Adesso tutte le società magari investano nel settore giovanile e poi i giocatori li prendono altre società. Qualche ragazzo che si allena anche in Prima squadra che ci da delle ottime risposte c'è, è chiaro poi che il passaggio con i grandi è un passaggio importante. Un conto è giocare per i tre punti e poi andare a casa tranquilli, un contro giocare per i tre con gente di trent'anni che gioca per il contratto. Abbiamo poi dei ragazzi giovani in prestito che stanno facendo bene, come Dembelè, Ilkhan, Horvath. Difficile però dire che possa essere in pianta stabile con noi". 

    Da Ilic ti aspetti un miglioramento dal punto di vista caratteriale?
    "Sicuramente ha anche la capacità del tiro da fuori, che è una di quelle cose che non sfruttiamo al massimo. Ha grande talento ma deve fare ancora il passo definitivo per diventare un giocatore decisivo per quanto riguardo gli assist e i gol".

    Sei d'accordo che Juric è un allenatore cambiato nel modo di essere o di comunicare? 
    "Io lo vedo sempre bello carico, anche in allenamento, anche ieri ne parlavo con Moretti. Ha voglia di far crescere i giocatori, cerca di avere il massimo da tutti. È lo stesso che è sempre stato. Magari quando parla in conferenza stampa ha un'attitudine diversa, ma anche l'altra settimana ha fatto una conferenza atipica. Non vedo differenze rispetto a prima".

    Milinkovic-Savic sta facendo bene, è contento della sua crescita?
    "Mi fa piacere perché è un portiere che avevo portato alla Spal e non era andata bene ma a Torino ho trovato un ragazzo diverso, maturo, è uno dei leader degli spogliatoi. E' evidente il lavoro che hanno fatto Di Sarno prima e Cataldi ora. E' una soddisfazione il suo percorso".

    Seck è andato in prestito al Frosinone ma può avere un futuro al Torino?
    "Seck è in prestito secco al Frosinone, quindi tornerà e poi vedremo. Probabilmente non ha sfruttato al massimo le sue possibilità e probabilmente aveva bisogno di cambiare aria per tanti motivi. Aveva bisogno di alleggerire la sua testa e fare un'esperienza diversa". 

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