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Toromania: Nkoulou si comporti da professionista. Ma anche il Toro ha le sue colpe
Non è convinto di restare al Torino, Nkoulou, e negli scorsi giorni parlando con Mazzarri ha espresso tutti i i suoi dubbi, dichiarando di non avere la necessaria concentrazione per giocare contro il Sassuolo (concentrazione che non ha avuto nemmeno contro il Wolverhampton). E’ così si è auto escluso dalla partita, mentre il suo procuratore è già al lavoro per cercargli una nuova squadra. Magari con ambizioni maggiori rispetto al Torino e che possa permettergli di essere un sicuro protagonista nelle coppe europee (mentre i granata dovranno compiere una vera e propria impresa in Inghilterra per ribaltare il 2-3 casalingo dell’andata e accedere ai gironi di Europa League).
Il mal di pancia di Nkoulou non è nato in queste ultime ore, ma si trascina da diverso tempo. Lo stesso Mazzarri ha ammesso che che insieme alla società ha provato in tutti i modi a convincere il giocatore a restare, felice, al Torino. Cairo ha proposto anche dei rinnovi di contratto, con tanto di adeguamento, al suo centrale, ma il problema non sembra essere di natura economica, bensì di ambizioni e obiettivi. L’immobilismo sul mercato della società granata, unica a non aver ancora acquistato un solo nuovo giocatore, non ha certo aiutato: qualche rinforzo di qualità sarebbe magari servito per mostrare a Nkoulou (e non solo) la volontà del Torino di puntare sempre più in alto.
Cairo, dopo Torino-Sassuolo, ha ribadito la propria volontà di trattenere tutti i suoi giocatori, Nkoulou compreso. Ora spetta al difensore fare un passo indietro e comportarsi da professionista quale è, per rispetto dei compagni di squadra, dell’allenatore, dei tifosi e della società che, nonostante in questo momento il difensore non abbia voglia di giocare con la maglia granata, continua a onorare il contratto (firmato senza costrizioni da ambo le parti) e pagare il lauto stipendio del giocatore.