Calciomercato.com

  • Toromania: Petrachi, un addio che poteva essere gestito meglio

    Toromania: Petrachi, un addio che poteva essere gestito meglio

    • Andrea Piva
    Nel calcio, come nella vita, ci sono addii e addii. C’è quello tra i sorrisi, caratterizzato dalla serenità tra le parti in causa, poi c’è quello più brusco, forzato, per certi tratti anche oscuro. In casa Torino il primo corrisponde a quello di Emiliano Moretti, che dopo la partita con la Lazio appenderà le scarpette al chiodo ma resterà in granata nelle vesti di dirigente, il secondo è invece impersonificato da Gianluca Petrachi che, a distanza di poche ore dalla conferenza di addio del difensore, ha presentato le proprie dimissioni da direttore sportivo. 

    Una mossa che era nell’aria da diverso tempo, quella del ds, ma che ha ugualmente fatto arrabbiare il presidente Urbano Cairo che, fino a pochi giorni fa, ha ripetuto come un manta: “Petrachi è il nostro direttore sportivo e ha un contratto con noi fino al 2020”. A Cairo, ma anche alla grande maggioranza dei tifosi, non sono piaciuti i modi in cui questo addio è maturato con la  trattativa avviata già negli scorsi mesi dal dirigente con la Roma che, seppur in maniera ufficiosa, da qualche settimana ha anche iniziato a lavorare sottotraccia per la società giallorossa. Il tutto mentre sul campo Torino e Roma si sfidavano a distanza per gli stessi obiettivi. 

    Dopo nove anni e mezzo in granata, Petrachi non ha saputo gestire al meglio il suo addio al Toro e a Torino. “Vinco e me ne vado” aveva dichiarato ai tifosi qualche anno, dopo essere stato contestato con la squadra in serie B. Invece non ha vinto, nonostante il buon lavoro fatto in questi anni, ma ha deciso di andarsene un po’ di nascosto, all’ombra, allontanandosi sempre di più, giorno dopo giorno, dal Torino. Sarebbe bastata un po' di chiarezza in più.

    Altre Notizie