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  • Toromania: tutti registi, nessun regista. Casting aperto per il giocatore che non c'è

    Toromania: tutti registi, nessun regista. Casting aperto per il giocatore che non c'è

    • Andrea Piva
    Il regista designato, il piano A, è Tomas Rincon. Senza il venezuelano, impegnato dall’altra parte del mondo con la propria nazionale e a rischio per la partita di domenica contro il Cagliari, Marco Giampaolo in questi giorni ha provato però anche i piani B e C nel ruolo di play davanti alla difesa, vale a dire Jacopo Segre e Soualiho Meité. Tanti registi, o pseudo-registi, perché in realtà al Torino di giocatori di qualità nati per giocare in quel ruolo non ce ne sono. Segre è quello che si avvicina di più, anche se nella sua carriera il più delle volte è stato utilizzato come mezzala. 

    Il peccato originale del Torino è quello di non aver operato sul mercato per acquistare un vero play, un giocatore di qualità capace di prendere per mano la squadra, di dirigere il gioco e dettare i tempi. Ha a lungo inseguito Lucas Torreira, ma alla fine l’uruguaiano ha preferito accettare l’offerta del più blasonato Atletico Madrid, ha per settimane corteggiato Fausto Vera, ma non è mai riuscito a trovare un accordo con l’Argentinos Juniors (né con lo stesso calciatore), non ha chiuso la trattativa per Lucas Biglia, nonostante avesse già trovato un accordo, per provare a prendere un giocatore più giovane. Alla fine Urbano Cairo e Davide Vagnati sono rimasti con un pugno di mosche in mano.

    Marco Giampaolo, almeno pubblicamente, sembra comunque aver accettato di buon grado la decisione della società e una volta giunto al bivio sulla strada da percorrere, proseguire con il suo 4-3-1-2 adattando qualcuno al ruolo di regista o rivedere il suo credo calcistico, ha scelto la prima via. Se sarà quella giusta lo dirà il tempo, intanto è iniziato il casting generale per il vice pseudo-regista.

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