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  • Troppo Milan per un piccolo Toro, anche senza gli assist del Var. L'asse Pulisic-Loftus-Cheek è già un fattore

    Troppo Milan per un piccolo Toro, anche senza gli assist del Var. L'asse Pulisic-Loftus-Cheek è già un fattore

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Troppo Milan e troppo poco Toro. Questa è la spiegazione del 4-1 con cui i rossoneri proseguono la loro serie di successi al debutto in casa inaugurata dieci anni fa. La squadra di Pioli, infatti, conferma la buona impressione suscitata la settimana scorsa con il 2-0 a Bologna, mentre quella di Juric non dà mai l’impressione di poter strappare almeno un pareggio, neppure quando riesce a portarsi sull’1-1 appena 3’ dopo il primo gol di Pulisic. E a scanso di equivoci non può valere come alibi per i granata il doppio assist del Var che garantisce ai rossoneri altrettanti rigori, difficili da scoprire a velocità normale, per la gioia di Giroud bravo a firmare la doppietta che gli garantisce il titolo di capocannoniere a quota tre, dopo la prima rete a Bologna. A parte il fatto che i rigori vanno trasformati, il 4-1 rispecchia fedelmente la netta superiorità dei rossoneri, con la piacevole conferma del perfetto inserimento dei tre nuovi titolari: Reijnders e la coppia Pulisic-Loftus-Cheek in arrivo dal Chelsea. Proprio la preoccupante inconsistenza del Torino deve però invitare alla prudenza, perché prima di riparlare di un Milan da scudetto bisogna aspettare avversari più forti contro i quali Tomori e soprattutto Thiaw, non a caso ammonito, dovranno evitare certe distrazioni.

    CONFERMA PULISIC - In attesa di sapere quanto potrà crescere, il Milan ha già il merito di affrontare gli avversari con la mentalità della grande squadra che vuole passare al più presto in vantaggio. E siccome Pioli conferma la stessa formazione dell’esordio, si può già intravedere un confortante affiatamento tra gli otto vecchi, capitanati dall’unico italiano Calabria, e i tre nuovi. Attorno allo scatenato Leao che crea regolarmente il vuoto sulla sinistra, anche se poi manca di precisione al momento del tiro, ecco la conferma di Reijnders che cerca sempre la giocata in profondità e soprattutto quella di Pulisic che in teoria parte sulla destra nel tridente completato da Giroud e dallo stesso Leao, ma poi è bravo a spostarsi al centro. E non a caso il primo gol incassato dal Torino in questo campionato, dopo lo 0-0 contro il Cagliari, è firmato dall’americano che scambia bene con l’altro nuovo acquisto Loftus-Cheek e poi scarica il suo sinistro vincente. Il miglior modo per presentarsi al nuovo pubblico di San Siro, dopo la prima rete del 2-0 a Bologna.

    GRAZIE VAR - Quando si sblocca una partita contro il Torino che non lascia spazi e marca quasi a uomo gli avversari il più è fatto, anche perché nel frattempo Juric ha perso l’unica vera punta, Sanabria, costretto a lasciare il posto al poco rimpianto ex rossonero Pellegri. E invece, quando i 72mila fedelissimi di San Siro sognano una serata tranquilla, ecco nel giro di 3’ il pareggio granata, frutto di una girata di Ricci, corretta in scivolata da Schuurs, con la complicità della difesa rossonera, perché la T2 Tomori-Thiaw si fa colpevolmente sorprendere in spazi stretti. Il tempo per tornare in vantaggio non manca, ma prima degli spunti dello scatenato Leao è il Var a garantire al Milan la possibilità di segnare il secondo gol su rigore. L’arbitro Mariani, infatti, richiamato al monitor punisce un tocco di mano di Buongiorno a contatto con Giroud e il francese dal dischetto imita Pulisic firmando come lui il secondo gol del campionato.

    TRIS DA APPLAUSI - Troppo timido fin li, il Torino accusa il colpo soffrendo ancora più di prima le accelerazioni di Leao che perfeziona il suo show duettando con Theo Hernandez ai limiti dell’area di rigore avversaria, dove il francese beffa Schuurs e Milinkovic-Savic con un pallonetto da applausi che vale il 3-1 quasi allo scadere del primo tempo. Linetty al posto di Ilic è la prima mossa di Juric dopo l’intervallo, che per la verità non frena la superiorità del Milan di nuovo vicino al gol con Loftus-Cheek e Pulisic. E allora per risvegliare un Torino, inteso proprio come piccolo Toro, ecco Karamoh e Lazaro rispettivamente al posto degli inutili Radonjic e Bellanova. Come non detto, però, perché il Var offre ai rossoneri l’assist per il quarto gol, quando Mariani scopre sul monitor un pestone di Schuurs su Leao. Quanto basta per consentire a Giroud di firmare il 4-1 con la sua prima doppietta stagionale. Manca ancora mezz’ora alla fine, ma Pioli può concedere la passerella ad altri tre nuovi acquisti, Musah, Okafor e Chukwueze, risparmiando Loftus-Cheek e Giroud. Perché venerdì sera, dopo i primi due indizi, servirà il terzo sul campo della Roma. Per avere la prova che questo è davvero un grande Milan.

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