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  • Turrini a CM: 'La Formula 1 fa la rivoluzione con i mini Gp, ma è più intelligente della Superlega'

    Turrini a CM: 'La Formula 1 fa la rivoluzione con i mini Gp, ma è più intelligente della Superlega'

    • Leo Turrini
      Leo Turrini
    Caro Leo Turrini, a quanto pare la tua Formula Uno si appresta a cambiare pelle...
    “Sì e forse in maniera più intelligente della Superlega calcistica”.

    Cosa c’entra la Superlega?
    “Ci arrivo dopo, prima spieghiamo cosa accadrà. Dopo l’estate, in tre Gp, presumibilmente Silverstone, Monza e Interlagos, le qualifiche del sabato saranno sostituite da una mini gara di 100 chilometri, il cui ordine d’arrivo determinerà l’ordine di partenza della corsa della domenica. Aggiungi che le posizioni al via della mini Race saranno dettate dai tempi delle prove del venerdì. Infine, le tre corsette del sabato, chiamiamole così, assegnano punti validi per il mondiale. Tre a chi vince, due al secondo, uno al terzo”.

    Ti piace?
    “Beh, bisogna fare la prova del budino! Ma è un tentativo apprezzabile, almeno sulla carta, di modificare il format dei Gran Premi. I tempi mutano, le cose cambiano, i gusti delle persone evolvono. In breve: non bisogna avere paura di innovare. A patto di tenere conto di alcune sensibilità fondamentali”.

    Ad esempio?
    “Beh, anzi tutto la Formula Uno fa questa prova, chiamiamola così, dopo aver coinvolto sul progetto tutti gli interessi coinvolti. E lo farà rispettando il merito, cioè non è che se la Alpha Tauri va più forte della Ferrari comunque alla domenica la Ferrari parte davanti in nome di storia, prestigio, tifoseria. Capisci dove voglio arrivare?”

    A Perez e ad Agnelli.
    “Non solo a loro. L’ho già detto, in questo ameno luogo: non è un delitto, in se’, pensare ad un campionato europeo. Ma una svolta epocale la devi programmare, la devi spiegare e non deve andare contro il tuo Dna. Sai che sono interista, ma l’Inter di Kuzmanovic e di Jonathan, con tutto il rispetto, perché avrebbe dovuto disputare sempre e comunque la Superlega? Perché una volta c’erano Facchetti, Corso e Mazzola? Non esiste”.

    Pensi che la iniziativa riaffiorerà?
    “Prima o poi, è inevitabile. Spero su basi più credibili. Dicevamo all’inizio della Formula Uno: la tradizione la puoi rispettare anche correggendo qualcosa. Tieni presente che sullo specifico io ho qualche dubbio, non mi piacerebbe se venisse messa in dubbio la sacralità del Gran Premio domenicale e mi chiedo anche cosa diremmo a fine stagione se il duello tra Hamilton e Verstappen fosse deciso da punti assegnati al sabato. Ma, ripeto, l’immobilismo eterno non è una soluzione. Già la Champions di oggi è ben diversa dalla Coppa dei Campioni di Rocco, di Herrera e del Trap. Posso aggiungere una cosa?”

    Prego.
    “Chi ha proposto la Superlega in quel modo meritava e merita pernacchie, ma ho trovato ridicola la beatificazione a reti unificate di UEFA e FIFA. Far passare Ceferin e Infantino per i Nelson Mandela del pallone, via, come si fa? La Fifa di Blatter stravolta dalle indagini della FBI non se la ricordo nessuno? Del Fair play della UEFA di Platini che permetteva a City e Psg di comprarsi anche gli Ufo, perché tanto dietro avevano sceicchi ed emiri, ne vogliamo parlare? Capisco le emozioni e le indignazioni, ma non guasterebbe un po’ di senso della misura”.

    Domenica chi vince il Gran Premio del Portogallo?
    “Spero Verstappen per lo spettacolo del campionato, temo Hamilton. Non la Ferrari, purtroppo “.

    Ultima cosa: hai capito, in mezzo al gran casino della classifica, chi si qualifica per la prossima Champions?
    “L’Inter, di sicuro”.

    di Daniela Bertoni

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