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  • Udinese:|Minimo comune denominatore

    Udinese:|Minimo comune denominatore

    L'Udinese si prepara al futuro: se Guidolin continua col suo giochetto un po’ noioso (resto, ma non dico a fare cosa), Di Natale ha dimostrato che l’idea di smettere è supportata da più di qualche gara storta, attenuata solo dai gol che rimarranno indelebili. Ma una squadra costruita attorno a lui, come la Roma con Totti, quest’anno ha palesato problemi di ogni tipo. Dalla sfortuna con gli infortuni, fino a errori tattici, per passare a una indecisione perenne su modulo e su posizione di giocatori. Il risultato raggiunto è fin troppo positivo, peccato che le aspettative erano altre, che i soldi incassati tra tre club, tra sponsor, cessioni, tv, e botteghino sfiorano i 130 milioni, a cui si sommano quelli già in previsione per l’anno prossimo. A fronte di questo si spende nello scouting la maggior parte degli introiti, non rendendosi conto che non sempre le ciambelle vengono col buco, e soprattutto nei campionati minori il rischio sale.

    Di Sanchez ne nasce uno ogni 10 anni, quelli attuali all’Udinese sono buoni giocatori per una onesta salvezza. Il  resto ce lo mette l’allenatore: è successo con Zac e Spalletti, idem con Guidolin almeno finché i suoi dubbi non sono divenuti argomento del giorno. Sia chiaro per lui stesso, per i tifosi, per la programmazione. Questa squadra deve essere rifondata sapendo che non avrà Totò, Benatia, Danilo e forse Basta. Insomma si rischia grosso se non si fa qualcosa oltre allo stadio. Investire chiaramente, con giocatori che siano un mix di giovani scommesse abbinati a un big per reparto. Pinzi, Domizzi e Pasquale rimarranno, ma la loro leadership deve essere abbinata alla qualità, che è venuta meno quest’anno.
    Il modulo è un discorso che piace ai tifosi, ma molto dipenderà da chi si avrà a disposizione. Peccato per il pari: chi credeva nell’Europa poteva avere qualche speranza nuova. Oggi è Pasqua, vacanza. E per l’Udinese 8 partite dove capire cosa sarà del futuro. 
    L’importante è che l’Udinese sia la centro di una galassia in continuo movimento tra satelliti e pianeti. La paura futura è che la linea da prendere abbia molte teste e molte idee, ma pochi punti in comune. Se non Honsell, che in Comune con l’Udinese ci sta benone.


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