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  • Udinesemania - In pochi mesi è cambiata la testa

    Udinesemania - In pochi mesi è cambiata la testa

    • Stefano Pontoni
    La determinazione, la voglia non di mollare fino all'ultimo secondo, la voglia di sorprendere, di invertire l'ordine delle cose e stravolgere ogni pregiudizio fino ad oggi hanno fatto la differenza. Anche al "Bentegodi", in una di quelle partite che sembrano essere stregate, i bianconeri non si sono arresi. Sono andati sotto sull'unico vero tiro in porta, poi attraverso la qualità del gioco e dei singoli (gli ingressi di Beto e Samardzic hanno cambiato la partita) sono andati a prendersi tre punti pesantissimi, che consentono di potersela giocare alla pari domenica, in un "Friuli" esaurito in ogni ordine di posto, contro l'Atalanta. 

    Dalla lotta salvezza alla lotta per i primi quattro posti. In pochi mesi è cambiato tutto, anche se la squadra negli uomini, salvo qualche innesto di valore (Bijol e Lovric stando dando tanto ma hai perso Molina), è rimasta pressoché la stessa. Il cambiamento, iniziato nella passata stagione con Cioffi e esaltato ora da Sottil, è più nella testa che nelle gambe.

    L'Udinese taglia nettamente con il passato, guarda avanti e non più indietro.  "Siamo una squadra molto unita. Sia in allenamento che in partita ci aiutiamo molto l'un con l'altro. Rispetto alla passata stagione il nostro atteggiamento è cambiato, ciò ci ha fatto portare punti a casa. Il nostro obiettivo è quello di fare meglio dell'anno scorso" ha dichiarato Rodrigo Becao, una delle colonne portanti della squadra. 

    I friulani si sentono forti, sono convinti finalmente delle proprie capacità. Trainati da un Deulofeu divenuto finalmente vero leader possono andare lontano, dimostrando a tutti che questo non è un fuoco di paglia ma che alla base c'è un progetto sportivo solido. 

    Nessuna distrazione, pensare partita dopo partita, questo il diktat dentro lo spogliatoio. Il guidoliniano stin calmus continua ad essere il mantra, perché è facile esaltarsi ma anche abbattersi quando arriverà un periodo meno fortunato.  

    Intanto giusto sognare, giusto pensare di potercela fare, di poter stare lì davanti almeno fino alla sosta per il Mondiale, arrivare magari a giocarsi la vetta con il Napoli. Sogna Udine, sognano i suoi tifosi e domenica, comunque vada, sarà un'altra giornata di festa.

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