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  • Parma penalizzato, Ghirardi fa ricorso

    Parma penalizzato, Ghirardi fa ricorso

    15:20 IL RICORSO DEL PARMA - Il Parma ha ufficialmente presentato ricorso contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare. Ecco l'intero testo del comunicato sul sito ufficiale dei crociati:
    Parma Fc, preso atto della decisione del Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, comunica che ricorrerà immediatamente in appello. Dall’esame delle motivazioni rese dal Tribunale Federale Nazionale vi è infatti convinzione che vi siano ampi margini di ottenere una riforma totale della sentenza e di riottenere quindi il punto tolto. Tale convinzione deriva sostanzialmente da due riflessioni.

    1) Le motivazioni del Giudice di I° Grado non prevalgono sulle argomentazioni sostenute da Parma Fc circa il ritardato pagamento delle ritenute IRPEF (per un totale di 94.492,70 euro) sugli incentivi all’esodo non depositati presso la competente Lega.

    2) Sia l’Amministratore Delegato Parma Fc Pietro Leonardi che il Presidente del Collegio Sindacale Parma Fc Mario Bastianon sono stati integralmente prosciolti dall’accusa di aver rilasciato false dichiarazioni in merito alle sopracitate ritenute IRPEF. Tale totale proscioglimento riveste particolare importanza in quanto non si comprende come si possa da un lato contestare il ritardato pagamento delle ritenute IRPEF in oggetto e dall’altro considerare veritiere le dichiarazioni rilasciate da Pietro Leonardi e Mario Bastianon in merito alle stesse ritenute IRPEF. Per tali motivi Parma Fc confida che nel proseguo del giudizio potrà far valere le proprie ragioni.


    PARMA PENALIZZATO - Un punto di penalizzazione in classifica al Parma, da scontarsi nella corrente stagione sportiva e un’ammenda di 5 mila euro; due mesi di inibizione al presidente Tommaso Ghirardi e all’amministratore delegato e legale rappresentante Pietro Leonardi, più un’ammenda di 5 mila euro a testa: questa la decisione adottata dal Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare. Il deferimento per i due dirigenti era scattato “per non aver depositato presso la LNP Serie A, entro il termine del 17/2/2014, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovute ai tesserati per le mensilità di novembre e dicembre 2013 e per non aver utilizzato per il pagamento degli emolumenti il bonifico bancario, sul conto corrente indicato in sede di ammissione al Campionato di competenza”. Il Parma era stato deferito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva. 

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