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  • Un cappuccino con Sconcerti: contratti più brevi e meno ricchi, l'unica soluzione per il calcio post-Covid

    Un cappuccino con Sconcerti: contratti più brevi e meno ricchi, l'unica soluzione per il calcio post-Covid

    Torna l'appuntamento di Calciomercato.com: un cappuccino con Mario Sconcerti. I temi dell'attualità calcistica approfonditi da uno dei punti di riferimento del giornalismo italiano e presenza fissa sulle pagine del nostro sito. L'approfondimento di oggi è sui contratti dei calciatori, che spesso rendono schiave le società.



    La Juve si sta accorgendo delle pessime abitudini dei grandi, imprigionare i giocatori con ingaggi che nessun altro pagherebbe mai. Per esempio Khedira, Duglas Costa, Rugani, Bernardeschi, ma si può parlare di Rabiot, Eriksen, Sanchez Nainggolan e naturalmente Conte, che può agitarsi quanto vuole ma è schiavo dei suoi 45milioni d’ingaggio.

    Si possono pagare ingaggi eccellenti ormai a pochi giocatori al mondo. Il Covid ha svalutato il prezzo medio del 35% e gli ingaggi si sono dimezzati. Cavani a costo zero è un’estate intera che cerca una società capace di dargli i suoi 10 milioni d’ingaggio. Non ci sono notizie sui 7.5 di Mandzukic. E’ l’ebrezza del costo zero. Tu prendi il giocatore libero e puoi dargli un grande ingaggio. Ma appena non ti serve più, anche dopo un mese, è un macigno d’oro. Così gli allenatori.

    Sono fuori i migliori, Allegri, Sarri, Spalletti, tutti pagati per contratti da cui sono stati esonerati molto prima del tempo. E’ ora di tornare alla realtà, pagare solo per quel che si lavora. Accorciare contratti. I soldi sono di tutti e non ne abbiamo più. Impariamo almeno a spenderli meglio.

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