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  • Un cappuccino con Sconcerti: il ciclo Juve è finito anche perché è rinata Milano

    Un cappuccino con Sconcerti: il ciclo Juve è finito anche perché è rinata Milano

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    La Juve ha scelto una partita di buona qualità per dire addio al suo lunghissimo ciclo. Ora però è finito per  esaurimento e perché sono tornati gli avversari. Nei dieci anni dei nove scudetti era scomparsa Milano, l'altra faccia della Juve. Sia Inter che Milan hanno avuto una clamorosa crisi di generazione culminata con gli addii dei due presidenti che l'avevano costruita, Berlusconi e Moratti. La Juve è stata l'unica società a non cambiare proprietà, anche se Andrea Agnelli ha portato una novità straordinaria, cioè un Agnelli a tempo pieno dentro la società, un presidente sempre presente come un direttore generale, mattina e sera nel suo ufficio. 

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    Inter e Milan sono state travolte da continui tentativi di nuovi presidenti. Poi sono tornate, nella loro precarietà di fondo, ma sono tornate. Il Milan cambia ancora proprietà, l'Inter ha troppi debiti. Ma ora tocca alla Juve frenare. Non è una novità, è la storia intera del nostro calcio. Se guardate gli scudetti di Juve e di Milano, troverete che sono praticamente gli stessi. Non c'è Milano senza Juve e viceversa. Noi siamo quello che i nostri avversari ci consentono, sempre. Non c'è mai una grandezza assoluta. 
     

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