Dilettanti, che si fa? Un milione di tesserati fermi, 3mila società rischiano di sparire
'RIPRENDERE!' - La volontà è chiara, espressa dalla voce del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, al Messaggero: “Vogliamo finire la stagione. E’ nostro dovere, perché siamo il motore del calcio italiano”. E i numeri elencati prima sono lì a dimostrarlo. Un milione di persone ferme, tante partite, oltre alle 564.473 già disputate, ancora da giocare, i verdetti del campo da inseguire, con la volontà, se si riparte a maggio, di chiudere comunque al 30 giugno.
RISCHIO DI SPARIRE - Poi ci sono gli altri numeri, quelli legati al lavoro: 98mila quelli generati dal calcio dilettanti. Sono invece tremila le società che rischiano di fallire a causa di questa emergenza. Molte vivono grazie alle sponsorizzazioni locali, piccole imprese che operano sul territorio e finanziano la squadra del proprio paese, oltre alle quote del settore giovanile e della Scuola Calcio: ma se tutto è fermo, tutto rischia di rimanere bloccato. Con molte squadre che rischiano di sparire. C’è la volontà di ripartire, ma anche il rischio di veder svanire parte di questa immensa e vasta realtà.