Calciomercato.com

  • Un rigore per cancellare la crisi, ma il futuro di Bernardeschi è un rebus: dopo Euro2020 il confronto con la Juve

    Un rigore per cancellare la crisi, ma il futuro di Bernardeschi è un rebus: dopo Euro2020 il confronto con la Juve

    • Nicola Balice
      Nicola Balice
    Un rigore, bello e pesante, forse non cancella due anni di crisi e prestazioni deludenti. Anzi, sicuramente non li cancella. Ma può rappresentare quel punto di partenza che a più riprese sperava di aver raggiunto. Ci sono anche il mancino e il sorriso di Federico Bernardeschi nella cavalcata trionfale della Nazionale all'Europeo, entrare in campo solo nel secondo tempo supplementare per poi presentarsi così sereno sul dischetto è roba per giocatori veri. Quello che sostanzialmente è sembrato in azzurro e non in bianconero, quello che sostanzialmente ha fatto arrabbiare anche di più i tifosi della Juve soprattutto dopo quell'ormai celebre dichiarazione controversa su quelle giocate che in Nazionale gli “fanno tentare”. Provando a fare ordine, in ogni caso, restano due anni di crisi tecnica e un rigore che può portarlo a ritrovare tutta quella fiducia che sembrava smarrita. Resta un posto all'interno della Nazionale che è tornata a far sognare tutta l'Italia, come quello da dover per l'ennesima volta conquistare e riconquistare nella Juve.

    CHE SUCCEDE – Saputo del ritorno di Max Allegri ha tirato un bel sospiro di sollievo, Bernardeschi. Che in ogni caso resta in vendita, a un solo anno dalla scadenza del contratto serve una decisione chiara. Lui non ha mai cambiato idea, vuole restare. La Juve dal canto suo monetizzerebbe volentieri, di opportunità in quattro stagioni ne ha concesse fin troppe e il rendimento è andato calando sempre più, in campo la caccia alla posizione giusta non si è mai conclusa. Un confronto si renderà necessario al termine dell'Europeo, anche di lui si deve occupare Mino Raiola tra un mercato che per ora non porta proposte in grado di convincere Bernardeschi a lasciare Torino e un rinnovo di cui la Juve per ora non vuole parlare e che se tornasse d'attualità sarebbe inevitabilmente al ribasso con un ridimensionamento dell'attuale ingaggio da circa 4 milioni netti. Sullo sfondo quello scambio con Alessio Romagnoli congelato da quando è arrivata la rottura definitiva tra l'agente e il Milan per l'affaire Donnarumma, un pensierino su di lui lo ha fatto pure Maurizio Sarri ma i rapporti tra Juve e Lazio non facilitano mai nessuna operazione di mercato. Idee, al massimo qualche sondaggio, per il resto è tutto fermo. Ancora per qualche giorno almeno sarà così, per riprendersi la Juve serve molto di più, dopo l'Europeo si parlerà anche di Bernardeschi.

    4e6e0ffb-d200-4ca2-b98f-1ef08c19ca13 

    Altre Notizie