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  • Usa, per Trump il vaccino negli Stati Uniti già a fine 2020. Poi attacca la Cina: 'Hanno sguinzagliato il virus'

    Usa, per Trump il vaccino negli Stati Uniti già a fine 2020. Poi attacca la Cina: 'Hanno sguinzagliato il virus'

    • Riccardo Tranchida
    Continua la campagna elettorale per le presidenziali americane e continua anche il dibattito sull'emergenza sanitaria che si sta vivendo anche oltreoceano. Il presidente uscente, Donald Trump, nel corso di un evento tenutosi a New York, ha continuato a rassicurare il popolo statunitense ed i suoi elettori in merito promettendo il vaccino anti-Covid entro la fine dell'anno solare. Un vaccino che egli stesso ha definito “sicuro ed efficace”.

    Trump, da poco guarito dal virus insieme alla moglie Melania ed al figlio Barron, ha anche parlato concretamente di numeri assicurando di stare lavorando per garantire almeno 100 milioni di dosi distribuite in tutti gli States con altre centinaia di milioni che arriveranno successivamente.

    Il presidente degli Stati Uniti non ha fatto mancare anche un attacco alla Cina accusando ulteriormente la potenza asiatica di aver “sguinzagliato il virus nel mondo” affermando altresì che solo con un suo secondo mandato l'America non solo potrà combattere al meglio la minaccia rappresentata dal Covid ma confrontarsi apertamente con il governo cinese e fare in modo che i colpevoli possano pagare dazio per aver provocato un danno umano ed economico di tale portata all'intera popolazione mondiale.

    Quest'ultima è palesemente una dichiarazione per aumentare il proprio consenso in vista delle ormai imminenti elezioni che lo vedono contrapposto al democratico Joe Biden. Trump, oltre a giocarsi la carta dei tagli alle tasse e del maggiore investimento in alcune opere infrastrutturali, non ha disdegnato, in proposito, anche il consueto attacco al suo diretto avversario nella corsa alla Casa Bianca sostenendo che avere la sinistra al potere significherà la chiusura totale dell'economia ed il prolungamento ad oltranza della pandemia per il paese a stelle e strisce e prefigurando il voto che i cittadini americani saranno chiamati ad esprimere tra meno di tre settimane come una scelta “tra l'incubo socialista ed il sogno americano”.

    Insomma, l'atmosfera, in vista dell'election day si fa sempre più densa e le promesse sul futuro concernenti la salute di una delle nazioni più importanti ed influenti del mondo fioccano.

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