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  • Verona, Juric senza peli sulla lingua: 'Questo non è calcio, si fa per i soldi. Chiesta una retrocessione dignitosa...' VIDEO

    Verona, Juric senza peli sulla lingua: 'Questo non è calcio, si fa per i soldi. Chiesta una retrocessione dignitosa...' VIDEO





    Il tecnico del Verona Ivan Juric ha parlato ai microfoni di Sky dopo la pesante sconfitta contro la Lazio:

    Che insegnamenti porti a casa dopo stasera?
    "Mi viene difficile spiegare questa partita, perché penso che abbiamo giocato nettamente meglio della Lazio. Abbiamo preso cinque gol strani, grande rammarico per i ragazzi, perché hanno fatto una prestazione di grandissimo livello, sapendo che numericamente siamo pochi. Secondo me abbiamo dominato, poi perdi cinque a uno e stai zitto, ma gli episodi sono stati devastanti".

    Questo calcio di luglio che valore tecnico ha?
    "Si fa per i soldi, per finire il campionato e per i diritti tv. Questo non è calcio, non sono emozioni vere. Ci sforziamo al massimo, i ragazzi sono stupendi, anche chi ha già firmato con altre società. Ma è un calcio diverso, è un'altra cosa giocare davanti alla gente. Non vale molto secondo me".

    Come vedi il Verona tra qualche anno con te alla guida?
    "Dopo quest'anno ripartiamo da zero. Rimaniamo con cinque o sei giocatori. Ne dovremo prendere altri quindici. È un progetto triennale perché di quest'anno rimane poco. Ma la società ha una stabilità diversa, e può fare diversamente rispetto alla stagione scorsa. Mi auguro che ci divertiremo, non sarà semplice ma sappiamo quali giocatori vogliamo. I soldi sono un ostacolo, ma la mia idea è costruire qualcosa di stabile qui, che garantisca la permanenza in Serie A, come non è stato negli ultimi dieci anni".

    A inizio campionato speravi in questi risultati?
    "Assolutamente no. A me è stata chiesta una retrocessione dignitosa: non era importante che ci salvassimo, ma che i conti fossero a posto. La partenza era quella. Grande merito ai ragazzi, ognuno ha dato il massimo, e raramente succede nel calcio".

    Quanti ne promuovi di questa rosa?
    "Quasi tutti. Tutti hanno dato il massimo, anche quelli che hanno giocato meno quando c'è stato bisogno hanno fatto bene".

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