Calciomercato.com

  • La certezza Verona è un modello da seguire: dal mercato alla mano di Juric, tutti i segreti dell'Hellas

    La certezza Verona è un modello da seguire: dal mercato alla mano di Juric, tutti i segreti dell'Hellas

    • Giorgio Cremonese
    Non sappiamo neanche se definirla più una sorpresa della nostra Serie A o se dobbiamo piuttosto abituarci a trattarla da ottima squadra quale si è dimostrata in queste ultime due stagioni nella massima serie. Stiamo parlando ovviamente dell’Hellas Verona, saldamente guidata dal tecnico Ivan Juric. Anche lunedì gli scaligeri hanno offerto una prestazione convincente che ha permesso loro di imporsi con il risultato di 3 a 1 contro il Benevento di Pippo Inzaghi. I punti alla quinta giornata in classifica ora sono addirittura 11, ben 5 in più rispetto allo scorso anno. Precisiamo doverosamente che all’interno di questi numeri c’è anche la vittoria a tavolino contro la Roma, raggiunta grazie ad un grave errore dei dirigenti giallorossi. Sul campo, però, i gialloblù non avevano certo sfigurato contro la corazzata capitolina ed erano riusciti comunque a portare a casa un pareggio per 0 a 0, mantenendo la porta inviolata.

    SOLIDITA’ DIFENSIVA - Punto di partenza fondamentale per Juric, fin da agosto 2019, è stata la sicurezza del reparto arretrato. Sembra un aspetto scontato per una (allora) neopromossa non prendere gol con facilità ma non lo è poi così tanto. Prendiamo ad esempio il caso del Lecce di Liverani: nonostante i doverosi elogi fatti ai salentini per il bel gioco espresso, una delle cause che ha decretato la loro retrocessione in serie B sono state sicuramente le ben 85 reti subite in 38 partite. Juric per evitare in modo tassativo questa eventualità e mantenere l’equilibrio in entrambe le fasi ha studiato una precisa impostazione tattica. Gli undici dell’ex tecnico del Genoa sono spesso schierati con un 3-4-3, con un insolito trio davanti composto da due trequartisti e una punta (schema moderno e utilizzato per esempio anche dalla Roma di Fonseca). Il modulo si fonda indissolubilmente sul lavoro dei tre dietro, rigorosamente tre centrali di ruolo, forti fisicamente ma anche dotati di una buona tecnica individuale.  Queste caratteristiche permettono alla terna difensiva di reggere in modo sicuro (solo 3 gol subiti in 5 partite) le avanzate degli avversari e contemporaneamente di impostare la manovra offensiva.

    CINISMO OFFENSIVO - Se del reparto arretrato non possiamo fare altro che tesserne le lodi, di quello d’attacco non possiamo di certo dire lo stesso. Con 47 gol in 38 partite nel campionato 2019-20 e 8 in 5 match in questo torneo (miglior rapporto gol fatti/punti della Serie A) diciamo che i gialloblù hanno fatto del cinismo la loro migliore arma. I veronesi infatti riescono quasi sempre a sfruttare le poche occasioni che creano nel migliore dei modi, spesso portando a casa grandi risultati. Ne è un esempio la partita della scorsa settimana contro la Juventus all’Allianz Stadium conclusasi 1 a 1 con due soli tiri in porta, di cui uno letale, degli uomini di Juric. Al contrario di ciò che si potrebbe superficialmente pensare però questo stile di gioco ha poco a che fare con la fortuna. Anzi, c’è dietro una grossa mole di lavoro. Il centrocampo di Juric ha un ruolo chiave in questo, svolge infatti con dedizione e impegno fase di possesso e non possesso. Il pressing è frequentemente alto e organizzato ma, a seconda di chi si trova davanti, gli interpreti chiamati in causa sanno anche disporsi dietro la linea della palla aspettando il momento per piazzare l’imbucata giusta e fare male.

    IDEE CHIARE SUL MERCATO - Nel preciso scacchiere tattico del Verona la cosa che salta più all’occhio, da un anno all’altro, è la grossa quantità di volti nuovi a disposizione. In estate infatti hanno lasciato il Bentegodi titolarissimi di Juric come Kumbulla, Amrabat, Rrahmani, Verre e Pessina, praticamente mezza squadra. Viste le tante partenze c’era già chi aveva perso la fiducia negli scaligeri e scommetteva son una annata tutt’altro che felice. Presupposti che gli uomini di Juric stanno cercando di ribaltare anche grazie al contributo dei nuovi acquisti. Un altro segreto dei gialloblù è la notevole sintonia che si nota tra scelte sugli acquisti e le richieste del tecnico, nonostante qualche dichiarazione diciamo di “stimolo” da parte di Juric. Lovato arrivato a gennaio da Padova, Ceccherini scaricato forse in modo troppo prematuro dalla Fiorentina e Barak accasatosi in veneto in sordina dal Lecce, solo per citarne alcuni, si stanno rilevando dei veri e propri affari per il Ds D’Amico.

    Gli ottimi risultati che riesce, ormai da due anni a questa parte, ad ottenere l’Hellas abbiamo compreso come non siano frutto del caso ma di un preciso progetto societario e tecnico. Sicuramente la realtà gialloblù rappresenta un interessantissimo modello da seguire per le neopromosse in primis ma anche, in generale, per tutte le squadre del nostro campionato. Ennesima dimostrazione dunque di come il lavoro nello sport paghi sempre; l’anno scorso ha fruttato il nono posto in classifica, chissà in questa stagione a che traguardo porterà.
     

    Altre Notizie