Vialli è un toro nell’arena: il cancro non gli farà gettare la spugna
Dopo la parentesi inglese, la televisione, la collaborazione con l’amico di sempre, Mancini (che coppia nella Samp, un alchimia portentosa di tecnica e potenza), questo terzo tempo s’e’ fatto minacciosamente concreto. Combattuto e respinto a lungo con una forza e un’abnegazione simili al suo modo di essere in campo, si riaffaccia dopo 5 anni con lo stesso male. Il cancro non gli farà gettare la spugna e mollare. Non è da lui. Non sarebbe Gianluca Vialli.