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  • Violamania:| Ricominciamo da Vargas

    Violamania:| Ricominciamo da Vargas

    A Firenze c'è grande attesa per il match che questa sera a Pistoia potrebbe permettere alla squadra Primavera di accedere alla finalissima di campionato. I gigliati dovranno riuscire a sconfiggere - nonostante siano decimati da infortuni e squalifiche - l'autentica rivelazione dell'anno, quel Varese ottimamente guidato da Denis Mangia, un tecnico che, come quello viola, ha scritto nel proprio futuro un ottimo avvenire su panchine di prestigio. Andrea Seculin e compagni si sono regalati, con impegno, sacrificio, dedizione ed attaccamento alla maglia, titoli sui giornali e citazioni da parte dei media, vincendo una coppa Italia di categoria, arrivando in finale nel torneo di Viareggio e conquistandosi la possibilità di lottare fino all'ultimo atto per il tricolore. Un lavoro incredibile quello del settore giovanile gigliato, che ripartito dalle ceneri post fallimento del 2002 ha dovuto fronteggiare, fra le altre problematiche, la scarsità di campi dove allenarsi. Ma al di là di come finirà la gara contro il Varese, e questa fantastica avventura dei Buso Boys, per poter valutare il lavoro della Primavera gigliata occorrerà guardare, più che le vittorie, a quanti ragazzi faranno il salto già l'anno prossimo in prima squadra, perché i successi conquistati non siano solo semplici stelle da far appuntare sul petto dei dirigenti gigliati per oscurare il fallimento della prima squadra.

    E alla ricostruzione di quest'ultima è chiamato, mai come quest'anno in un compito difficile, il d.s. viola Pantaleo Corvino, che non potrà certo fare come l'anno scorso, cioè difendere fino all'ultimo giorno di mercato il proprio parco giocatori, avendo l'obbligo di abbassare drasticamente il monte ingaggi e rientrare, entro fine 2011, di dodici milioni di disavanzo. Detto che, se conosco un po' l'uomo di Vernole, ha in canna almeno due acquisti a fronte della prima cessione importante, e che per valutare nel complesso il suo lavoro in questo suo difficile 'taglia e cuci' occorrerà attendere il prossimo 31 agosto, mi permetto di suggerire un giocatore che a mio giudizio dovrebbe essere quello da cui ripartire la prossima stagione: Juan Manuel Vargas. Il peruviano viene da una stagione imbarazzante fuori dal campo, con tanto di cappottamento in un'alba invernale su piazzale Michelangelo. Lo stesso luogo indicato da Corvino, alcuni anni fa, in cui i giocatori sarebbero dovuti andare ad urlare la loro volontà di lasciare Firenze. Siccome penso che, al di là delle ambizioni personali di volersi giocare qualcosa di importante, il peruviano in maglia viola stia bene, se seguito 'El loco' può essere l'arma del rilancio viola.

    Non è un caso che Vargas venga giudicato da gran parte della critica calcistica, e dei supporters viola, come uno di quegli elementi difficilmente sostituibili. Martinez della Juve o Mesbah del Lecce non possono essere alternative al numero 6 viola. Ricordo che già al tempo in cui veniva guidato da Cesare Prandelli, l'attuale c.t. della Nazionale definiva il peruviano uno di quei giocatori devastanti, che se disciplinati tatticamente e motivati potevano diventare stelle da top club. La situazione Montolivo mi sembra irrimediabilmente compromessa, Mutu si sta facendo di tutto per cederne il cartellino, Gilardino non è più definito un indispensabile e, pare, Mihajlovic non lo vede adatto tatticamente al suo 4-3-3. E' ovvio che Vargas sia ambito da club di prestigio, anche dopo un'ultima stagione in cui ha giocato bene solo un quinto dei match disputati, ma ripartire dal peruviano sarebbe significativo ed importante. Jovetic, con l'aggiunta della voglia di riscatto di Frey, la grinta di Behrami e la carica di un Gamberini che ha ritrovato la Nazionale, con la 'ciliegina' della permanenza dell'ex Catania, sarebbe un cocktail Fiorentina tutto da assaporare, per una tifoseria viola che, se non fosse per la Primavera gigliata, avrebbe da un anno e mezzo a questa parte solo un palato tecnicamente disgustato.  

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