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  • Violamania: la Fiorentina e Cabral non si fermano più. E pensare che a gennaio stava per lasciare Firenze

    Violamania: la Fiorentina e Cabral non si fermano più. E pensare che a gennaio stava per lasciare Firenze

    • Filippo Caroli
    Ormai non fa neanche più notizia: la Fiorentina continua imperterrita la sua corsa che la vede impegnata su tre fronti e mezzo (la finale di Coppa Italia vorrebbe dire infatti partecipare alla prossima Supercoppa Italiana). Sul disastroso campo del Sivasspor i viola passeggiano e ribaltano la rete iniziale di Yesilyurt dilagando poi per 4 a 1 in una doppia sfida senza storia che vede primeggiare i gigliati per 5 reti a 1. Tanti, tantissimi gli aspetti positivi da sottolineare fra le fila della squadra di Vincenzo Italiano per cui parlano i numeri dell’ultimo periodo. Delle ultime otto partite, la Fiorentina ne ha vinte ben sette, pareggiandone solo una e raccogliendo anche lo scalpo prestigioso del Milan Campione d’Italia. Uno scenario quasi incredibile se pensiamo che prima del match col Verona erano più i tifosi che si guardavano dietro in classifica che quelli che guardavano avanti.
     
    CONSAPEVOLEZZA – Questo il termine ripetuto a più riprese nella conferenza stampa della vigilia da Vincenzo Italiano. Un termine decisamente calzante per questa Fiorentina che, come sempre più spesso le sta accadendo nell’ultimo periodo, attende con pazienza il momento giusto per colpire senza cadere nella frenesia o nell’ansia di non segnare un gol. Caratteristica, questa, tipica della Fiorentina di inizio anno, una squadra che sì faceva la partita, ma che aveva tremendi problemi nel trovare la via della rete. Una squadra che invece è diventata estremamente consapevole dei propri mezzi anche grazie ad una certa continuità in termini d’impiego di certi calciatori che, nell’ultimo periodo, si stanno affermando come imprescindibili. Due nomi su tutti: Mandragora e Cabral.
     
    BOMBER –
    Proprio Cabral sembra essere in uno stato di grazia. Ieri il brasiliano ha segnato il suo settimo gol in nove partite, otto se si considerano solo quelle da titolare. Numeri inequivocabili che certificano l’ottimo stato di forma del centravanti brasiliano che, dopo un anno abbondante di ambientamento, sembra davvero aver trovato la sua dimensione. Per la verità, contro il Sivasspor l’ex Basilea non ha giocato una gara tecnicamente perfetta, ma i centravanti, da che mondo è mondo, si misurano sui numeri. E per ora danno totalmente ragione a Re Artù. E fa quasi specie pensare che anche la Fiorentina avesse quasi perso le speranze su di lui. Non più tardi di due mesi fa, infatti, il board viola tentò di piazzarlo nel mercato di gennaio salvo vedersi dire no da Cremonese prima e dal Bologna poi, a cui propose uno scambio con Arnautovic. Ora la situazione sembra notevolmente cambiata, e Firenze si tiene stretta il suo centravanti che non vuole più fermarsi.

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