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  • Violamania: lampi di nuova-vecchia Fiorentina. E su Terzic aveva ragione quella volpe di Sartori

    Violamania: lampi di nuova-vecchia Fiorentina. E su Terzic aveva ragione quella volpe di Sartori

    • Filippo Caroli
    La nuova Fiorentina piace, eccome se piace! Ne sa qualcosa il Franchi che, dopo l’ottima prestazione dei gigliati all’Olimpico contro la Lazio, ha potuto ammirare contro il Toro una squadra padrona del campo per tutti i 90 minuti, sebbene con qualche brivido di troppo. La nuova Fiorentina (che poi sarebbe la vecchia Fiorentina) approda, con merito, alle semifinali di Coppa Italia. Davanti ci sarà un avversario tutt’altro che proibitivo: la Cremonese fanalino di coda della Serie A. E, al di là del romanticismo di vedere i grigiorossi ad un passo dall’arrivare in fondo ad una competizione comunque prestigiosa, la missione Viola è chiara: la Fiorentina ha il dovere di arrivare alla finale di Roma.

    VECCHIA O NUOVA? – Vincenzo Italiano è tornato, da due gare a questa parte, al 4-3-3 dopo la parentesi del 4-2-3-1. Una scelta dettata dai risultati, ma anche dalle prestazioni, con la Fiorentina che, fino a una manciata di giorni fa, ha tremendamente fatto fatica ad offrire prove sufficienti agli occhi dell’esigente pubblico Viola. Da qui la scelta di un ritorno al passato, che fin qui sta decisamente pagando, nonostante ad inizio stagione proprio il 4-3-3 fu motivo di ampie discussioni all’interno della piazza Viola. La differenza di rendimento, probabilmente, sta tutta nella crescita di condizione delle due mezzali: Bonaventura e Barak. Piuttosto deludenti ad inizio stagione, i due hanno offerto ieri (ma anche con la Lazio) una prova di grande sostanza e qualità muovendosi tra le linee e non facendo mai praticamente veder palla al duo Ricci-Linetty. Se si manterranno su questi livelli, questa stagione potrà ancora dire molto ai Viola.

    PENDOLINO – Ma veniamo ad una delle note più liete della serata di ieri: la prestazione di Aleksa Terzic. Il serbo ha letteralmente arato per tutto il match la fascia sinistra facendo venire il mal di testa al povero Singo. Una prestazione sublimata con la splendida pennellata per la craniata di Jovic che è valsa l’1 a 0. E il tifoso Viola tira un sospiro di sollievo se pensa che era ad un passo dal lasciare Firenze nell’ultima sessione direzione Bologna. Difficile infatti che un volpone come Sartori, dopo i capolavori fatti a Bergamo, si sbagli sul talento di un calciatore. A questo punto, però, una domanda sorge spontanea: perché in Viola trova così poco spazio?

    CARO ROCCO – Infine, un consiglio spassionato al presidente Rocco Commisso. Caro presidente, è innegabile che la stagione Viola, fin qui, sia decisamente sotto le aspettative. Dopo un’ottima prestazione come quella di ieri che può rappresentare un punto di svolta, vale la pena macchiare la soddisfazione di tutta la piazza con le polemiche? Meglio godersi questa nuova-vecchia Fiorentina, che quest’anno può ancora fare cose importanti.

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