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  • Violamania: sia lodata la sosta

    Violamania: sia lodata la sosta

    • Iacopo Nathan
    L’avvio scintillante contro il Napoli aveva riportato alla memoria dei tifosi la prima Fiorentina di Montella, costruita con le idee vincenti di Daniele Pradè e assemblata dal tecnico campano, che faceva girare alla perfezione l’organico, ma l’illusione potrebbe essere già svanita. La sconfitta contro il Genoa ha messo in risalto tutte le debolezze della Fiorentina, che ha sofferto per 90 minuti l’organizzazione e la fisicità del grifone, senza mai trovare le giuste contromossa al gioco di Andreazzoli.

    MONTELLA- Qualche colpa è anche dell’allenatore viola, che nel noioso valzer delle punte, tra Boateng e Vlahovic, prima abbandona il ghanese alla lotta, poi inserisce il serbo quando è troppo tardi. Ma l’Areoplanino non può essere il solo sul banco degli imputati, vista la disastrosa prestazione difensiva, ridicolizzata per lunghi tratti da Kouamè, vero mattatore della gara. Troppo presto per attaccare il debuttante Ranieri, rivedibile in qualche occasione, giusto invece porsi domande sulla solidità della coppia di centrali Pezzella-Milenkovic, che doveva essere un punto di riferimento della squadra, senza però mai riuscire a guidare i compagni, andando spesso in confusione. Anche il centrocampo è parso decisamente sottotono, con il solo Castrovilli a mettersi luce.

    SOSTA- L’ultimo appiglio per rimettere in piedi una stagione colma di aspettative, iniziata però con due sconfitte, è la sosta per le nazionali, che regalerà ai viola qualche giorno dove il lavoro dovrà essere intenso. In questi 13 giorni che separano la Fiorentina dalla difficilissima gara casalinga contro la Juventus, Montella dovrà invertire la rotta, dare una nuova anima a questa squadra, che non si può appigliare solo al talento dei singoli, e far entrare in condizione i giocatori più decisivi, come Ribery. Il francese ha giocato solo uno scampolo di partita ieri, ma l’unico moto d’orgoglio, che ha portato la Fiorentina alla conquista del rigore e al palo di Chiesa, è nato dai piedi del numero 7, che sembra già essere imprescindibile per questa Fiorentina.
     

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